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Crawford, Né intelligente né artificiale. Il lato oscuro dell’IA

Basta il sottotitolo in sé per essere coinvolti nella lettura di questo testo.
Kate Crawford è studiosa dell’impatto sociale dell’IA, è Visiting distinguished professor nell’Università di Berkeley e Senior principal researcher presso Microsoft Research. È co-fondatrice dell’AI Now Institute nella New York University.

La casa editrice Il Mulino traduce dall’inglese (a cura di Giovanni Arganese) e pubblica questo volume sull’Intelligenza Artificiale (IA).

Se l’IA – scrive l’Autore – è definita dai produttori di beni di consumo per l’infrastruttura aziendale, l’orizzonte è predeterminato dal marketing e dalla pubblicità. (…) Quando specifiche tecniche algoritmiche sono l’unico oggetto al centro dell’attenzione, si dà a intendere che conta solo la continuità del progresso tecnico, senza considerare il costo computazionale di tali approcci e il loro impatto profondo su un pianeta sotto pressione“.

E ancora:

In questo libro – evidenzia Crawford – sostengo che l’IA non è artificiale, né intelligente. Piuttosto, l’IA è sia incarnata che materiale, composta da risorse naturali, combustibili, lavoro umano, infrastrutture, logistica, storie e classificazioni. (…) L’IA è un registro del potere“.

Il testo è suddiviso in 6 parti:

Introduzione
1. Il cavallo più intelligente del mondo 2. Che cos’è l’IA? Né artificiale né intelligente 3. L’intelligenza artificiale come atlante 4. Topografie del calcolo 5. Estrazione, potere e politica

1. Terra
1. Alla ricerca di minerali per l’IA 2. Paesaggi computazionali 3. Lo strato mineralogico 4. Laghi neri e lattice bianco 5. Il mito della tecnologia pulita 6. Lo strato logistico 7. L’IA come megamacchina

2. Lavoro
1. Preistorie dell’IA sul luogo di lavoro 2. L’IA di Potëmkin e i turchi meccanici 3. Disassemblaggi e automazione del lavoro: Babbage, Ford e Taylor 4. Il mercato della carne 5. Tempo gestito, tempo privatizzato 6. Il tempo privato 7. Dare il ritmo

3. Dati
1. Addestrare le macchine a vedere 2. Breve storia della domanda di dati 3. Riconoscere il volto 4. Da Internet a ImageNet 5. La fine del consenso 6. Miti e metafore sui dati 7. L’etica a debita distanza 8. La conquista dei beni comuni

4. Classificazione
1. Sistemi di logica circolare 2. I limiti dell’eliminazione del pregiudizio dai sistemi 3. Le tante definizioni del pregiudizio 4. Set di addestramento come motori di classificazione: il caso di ImageNet 5. Il potere di definire le «persone» 6. La costruzione della razza e del genere 7. I limiti della misurazione

5. Emozioni
1. I profeti delle emozioni: quando i sentimenti pagano 2. «Il lettore di volti più famoso al mondo» 3. Le emozioni: dalla fisionomia alla fotografia 4. La cattura del sentimento: l’artificio della costruzione delle emozioni 5. Le molte critiche alle teorie di Ekman 6. La politica dei volti

6. Stato
1. La Third Offset strategy 2. Il progetto Maven 3. Lo stato esternalizzato 4. Dall’individuazione dei terroristi all’affidabilità sociale 5. Il pagliaio aggrovigliato

Epilogo.
Potere
1. Giochi senza frontiere 2. Le pipelines dell’IA 3. La mappa non è il territorio 4. Etica e giustizia

In questo libro – evidenzia l’Autore – esploreremo come viene prodotta l’IA nel senso più ampio del termine, e le forze economiche, politiche, culturali e storiche che la modellano. (…) Fondamentalmente l’IA è insieme pratiche tecniche e sociali, istituzioni e infrastrutture, politica e cultura“.

Kate CrawfordNé intelligente né artificiale. Il lato oscuro dell’IA, Bologna, Il Mulino, 2021, pp. 312, € 20,00.