Insegnamento universitario,  Teologia

Naro, Introduzione alla teologia

La teologia cristiana non è una semplice variante della tradizione filosofica greco-occidentale o una mera riproposizione della sensibilità religiosa biblico-ebraica, bensì il sapere critico che riguarda il Dio di Gesù Cristo.

Don Massimo Naro insegna teologia sistematica nella Facoltà Teologica di Sicilia a Palermo. Collabora con varie riviste teologiche, come Ho Theológos, Filosofia e Teologia, Ricerche Teologiche. Da tempo si dedica allo studio del rapporto tra letteratura e teologia.

Con la casa editrice EDB pubblica questo saggio che introduce alla disciplina della teologia illustrando il momento in cui essa si fa oggetto di se stessa, esercitandosi come autoriflessione, prima ancora di articolarsi nelle sue diverse branche.

La teologia cristiana – scrive l’Autore – è contrassegnata da alcuni criteri fondamentali.
1. Riudire l’unica Parola. Innanzitutto – come s’era accennato sopra – quello ermeneutico, secondo il quale Dio si dice in un solo Verbo, che tuttavia esige di essere udito una seconda volta per essere pienamente compreso. In questa prospettiva Cristo Gesù, Verbo umanato, non impersona un nuovo dirsi divino, o un’ulteriore rivelazione. (…)
2. Dio è sempre più grande. Il secondo criterio fondamentale per la riflessione credente cristiana è intrinsecamente teologico: Dio è sempre più grande, innanzitutto di se stesso e, più precisamente, in se stesso. È il motivo per cui il Dio uno e unico dell’Antico Testamento si rivela in Cristo Gesù come agápē trinitaria. (…)
3. Continuità nella discontinuità. Un terzo criterio fondamentale per la teologia cristiana consiste nella dialettica di continuità nella discontinuità, e viceversa, in virtù della quale essa si sviluppa nel corso dell’intera sua storia. (…)
4. Somiglianza nella dissomiglianza. Un quarto criterio fondamentale della teologia cristiana è l’analogia. Già i padri greci ne conoscevano l’importanza per giungere alla conoscenza di Dio. Essi distinguevano la teologia apofatica dalla teologia catafatica. Vale a dire una teologia che preferisce riconoscere ciò che di Dio non è riducibile a quanto l’essere umano presume di averne compreso, tacendo riguardo a lui e incentrandosi sull’intuizione della sua infinità e ineffabilità, e una teologia che si sforza di capire e spiegare l’essere divino, argomentando i motivi che rendono evidente, o – meglio – certa, la sua esistenza”.


Il testo è strutturato in 3 parti e 8 capitoli:

Prima parte. Cos’è la teologia
1. Evoluzione semasiologica del termine «teologia»
2. La teologia cristiana scaturisce dall’annuncio
3. Elementi costitutivi della teologia cristiana
4. La teologia tra definizioni e descrizioni

Seconda parte. Come si fa teologia
5. La questione metodologica
6. L’auditus fidei
7. L’intellectus fidei

Terza parte. Sviluppi storici della teologia
8. La teologia nel solco della storia

La teologia cristiana – evidenzia l’Autore – si dedica alla comprensione della rivelazione, a sua volta incentrata sul dinamismo agapico che muove il Padre a svelarsi nel volto altro (talmente altro da farsi carico della morphé umana) del Figlio suo“.

Massimo Naro, Introduzione alla teologia, Bologna, EDB, 2020, pp. 372, € 28,50.