
Graziosi, Il ritorno della razza. Le radici di un grande problema politico contemporaneo
Domanda: la politica saprà mettere in circolo i giusti anticorpi e ribadire l’unità di una specie umana arricchita da differenze in continua evoluzione o verrà travolta da questo ritorno?
Andrea Graziosi insegna Storia contemporanea nell’Università di Napoli Federico II, è uno dei maggiori esperti di storia sovietica, ucraina e dell’Europa orientale.
Con la prestigiosa casa editrice Il Mulino pubblica questo saggio tracciando il percorso che ha portato, dall’età antica ai nostri giorni, allo sviluppo del concetto di razza e a leggere la storia come lotta tra popoli e razze, costellata da guerre e genocidi.
“Un mondo – scrive l’Autore nell’Introduzione – in cui le differenze sono destinate a mescolarsi sempre di più, innescando appunto, oltre che crescita e arricchimento, anche conflitti cui contribuiscono gli irrealistici desideri di ‘tornare grandi’ di potenze che hanno superato il loro zenith”.
Il testo è strutturato in 4 capitoli:
I. Radici. Dal mondo classico alle grandi scoperte
II. La crescita della scienza e della potenza europee e la nascita di una politica fondata su discendenza e identità
III. L’Europa dell’Ottocento. Tra scienza, razzismo, nazionalismo, imperialismo, colori e socialismo
IV. La critica del razzismo, il trionfo dei «popoli» e il ritorno di razza e colori.
Oggi nel mondo la razza è tornata. Prepotentemente, come colore della pelle, e spesso come rivendicazione identitaria.
Il fatto che siano gli individui a riconoscersi anche orgogliosamente come appartenenti a una razza o a un gruppo di discendenza, non rende il concetto meno falso e pericoloso.
Il passo dall’umanità alla bestialità è breve, soprattutto nei periodi di crisi come quello che stiamo attraversando.
Andrea Graziosi, Il ritorno della razza. Le radici di un grande problema politico contemporaneo, Bologna, Il Mulino, 2025, pp. 150, € 13,00.

