
Fontana, Fotografare la Shoah. Comprendere le immagini della distruzione degli ebrei
L’ipertrofia del déjà-vu, generata da una saturazione di immagini che ne altera la percezione e ne cannibalizza il consumo.
Laura Fontana è storica della Shoah ed esperta di didattica. Consulente scientifica del Mémorial de la Shoah di Parigi, è impegnata da molti anni in attività di insegnamento e formazione per docenti italiani ed europei. È autrice di numerosi saggi in italiano, inglese e francese, tradotti anche in ebraico; ha curato la pubblicazione di volumi collettivi e numeri speciali di riviste accademiche.
Con la qualificata casa editrice Giulio Einaudi editore pubblica questo volume cogliendo l’importanza straordinaria di un numero cospicuo di fotografie che pur non raffigurando direttamente l’assassinio di massa hanno la capacità di illuminarci sui fatti, inquadrando dettagli o momenti che hanno costituito la scena preliminare, preparatoria o collaterale al crimine e all’universo delle vittime e dei carnefici.
“Nel 2008 – scrive l’Autrice – quando ho iniziato a insegnare la Shoah all’estero, a lavorare con colleghi di varie provenienze, ho finalmente avuto l’occasione di frequentare i centri di ricerca e i musei più importanti in Europa, in Israele e negli Stati Uniti. In quel momento, la questione delle fotografie della Shoah e dei crimini nazisti aveva assunto una dimensione numericamente e storiograficamente importante, ma era ancora dibattuta in ambiti molto ristretti”.
Il testo è strutturato in 11 capitoli.
La Shoah non è un evento che possiamo ricostruire come un quadro illuminato dal centro, ma nemmeno è una pagina buia segnata dall’irrappresentabilità.
Dobbiamo pensarlo come un processo segnato da varie forme di prevaricazione e violenza che può essere raccontato con l’aiuto di tanti tasselli luminosi – le fotografie che si sono conservate – che squarciano l’oscurità e fanno intravedere alcuni frammenti, lasciando alla nostra immaginazione quello che i documenti di archivio non mostrano.
“Questo libro – evidenzia l’Autrice – tratta delle fotografie della Shoah, prendendo in esame numerose collezioni che restituiscono prospettive diverse sulla storia dell’ebraismo europeo sotto il Terzo Reich e raccontano la traiettoria di violenza che ha colpito gli ebrei d’Europa durante dodici anni, dal 1933 al 1945. Nonostante perduri l’idea che la Soluzione finale sia stato un crimine commesso nel segreto assoluto, in luoghi remoti e impenetrabili dell’Europa dell’Est, e tenuto nascosto dai suoi perpetratori affinché rimanesse una pagina bianca senza immagini, in realtà la Shoah è stato uno degli eventi più documentati della storia del Novecento”.
Un’analisi, che ancora mancava, sulle modalità con cui la Shoah è stata rappresentata e interpretata attraverso le fotografie.
Laura Fontana, Fotografare la Shoah. Comprendere le immagini della distruzione degli ebrei, Torino, Einaudi, 2025, pp. 446, € 32,00.

