Algoritmo,  Antropologia digitale,  Educazione al digitale

Ardizzi, L’algoritmo bipede. L’avvincente storia di come mente, corpo e tecnologia evolvono insieme

Domanda: che cosa succede al nostro cervello quando le nostre mani iniziano a utilizzare una tecnologia inventata dalla nostra stessa mente?

Martina Ardizzi è Ricercatrice al Dipartimento di Medicina e Chirurgia, Unità di Neuroscienze, dell’Università di Parma, dove insegna Psicobiologia e Psicobiologia dell’identità di genere e dell’orientamento sessuale. È membro del Centro di Bioetica dello stesso ateneo, siede nel comitato scientifi co della Biennale della Tecnologia di Torino ed è trustee di Imminent Translated’s Research Center. 

Con la qualificata casa editrice Egea dell’Università Bocconi pubblica questo saggio che trasforma la complessità scientifica in una narrazione coinvolgente, dove scopriamo che il cervello umano non è un organo chiuso, ma un sistema dinamico che si adatta costantemente all’ambiente, incorporando tecnologie, linguaggi e nuove esperienze.

“Da un punto di vista neuroscientifico – scrive l’Autrice – modificare l’esperienza motoria o sensoriale del mondo significa modificare anche la mente di coloro che usano quello strumento. È ormai da tempo che non pensiamo più solo con il nostro cervello: gli strumenti che abbiamo attorno costituiscono un’impalcatura materiale a un processo che non è più squisitamente mentale”.

Il testo è è suddiviso in 5 capitoli:

1. Homo Garrulus
2 Se non vedo, non credo
3. Martelli per costruire, occhiali per vedere e lettere per parlare
4. E se Darwin avesse avuto il 5G?
5 Un cervello che accetta i cookies 

“Il libro che vi apprestate a leggere – evidenzia l’Autrice – osserva il passato, analizza il presente e si domanda quale sarà il futuro della co-evoluzione di uomo e ambiente da una prospettiva neuroscientifica”.

Di fronte a una sempre più evidente dissoluzione dei confini tradizionali tra corpo, mente e tecnologia –
uniti in un sistema in continua e mutua trasformazione – l’Autrice suggerisce che l’obiettivo non possa più essere definire i limiti dell’umano, ma comprendere le sue infinite possibilità di trasformazione.

La Prefazione è di Luca De Biase che scrive: “il cervello immagina e si illude, proietta la conoscenza del proprio corpo su qualsiasi cosa lo ricordi, si comporta in modo talvolta prevedibile e dunque manipolabile. Solo la consapevolezza di questi «meccanismi» può salvare quello che resta di una sorta di libertà. Martina Ardizzi ci aiuta a coltivarla, quella libertà. Senza sottrarsi, appena può, a un sorriso”.

Martina ArdizziL’algoritmo bipede. L’avvincente storia di come mente, corpo e tecnologia evolvono insieme, Milano, Egea, 2025, pp. 160, € 15,68.