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Dicastero per la Dottrina della Fede – Dicastero per la Cultura e l’Educazione, Antiqua et nova. Nota sul rapporto tra intelligenza artificiale e intelligenza umana

«L’IA non è una forma artificiale dell’intelligenza, ma uno dei suoi prodotti».

La prestigiosa casa editrice Libreria Editrice Vaticana pubblica questa Nota a firma congiunta del Dicastero per la Dottrina della Fede e del Dicastero per la Cultura e l’Educazione sul rapporto tra intelligenza artificiale e intelligenza umana.

In 117 paragrafi, Antiqua et Nova (in riferimento alla “sapienza”, antica e nuova) mette in luce sfide e opportunità dello sviluppo dell’Intelligenza Artificiale (IA) nei campi di educazione, economia, lavoro, sanità, relazioni internazionali e interpersonali, contesti di guerra.

I due Dicasteri che dedicano diversi paragrafi della Nota alla distinzione “decisiva” tra Intelligenza Artificiale e intelligenza umana. Quella che “si esercita nelle relazioni” n. 18, che è modellata da Dio ed “è plasmata da una miriade di esperienze vissute nella corporeità”.

L’IA “manca della capacità di evolversi in questo senso” n. 31.

“La presunzione di sostituire Dio con un’opera delle proprie mani è idolatria”: la Nota cita le Sacre Scritture per mettere in guardia dal fatto che l’IA può risultare “più seducente rispetto agli idoli tradizionali” n. 105.

Dicastero per la Dottrina della Fede – Dicastero per la Cultura e l’EducazioneAntiqua et nova. Nota sul rapporto tra intelligenza artificiale e intelligenza umana, Città del Vaticano, Libreria Editrice Vaticana, 2025, pp. 126, € 3,90.