Capire, conoscere, studiare,  Sociologia

Ferrarotti, Lettera a un giovane sociologo

“Non tutto è numericamente misurabile. Ed è difficile, probabilmente impossibile, calcolare il dolore, l’amicizia, il silenzio, l’inquietante solitudine di certe sere, la dignità”.

Franco Ferrarotti, morto il 13 novembre 2024, è stato primo docente universitario italiano di Sociologia e professore emerito all’Università di Roma “La Sapienza”. Ha diretto la rivista La Critica sociologica. È stato collaboratore di Adriano Olivetti, deputato indipendente al Parlamento italiano dal 1958 al 1963 e tra i fondatori, a Ginevra, del Consiglio dei Comuni d’Europa. Ha insegnato a Chicago, Boston, New York, Toronto, Mosca, Varsavia, Colonia, Parigi, Tokyo e Gerusalemme. I suoi testi più importanti sono stati pubblicati, in sei volumi, da Marietti 1820.

La qualificata casa editrice Bibliotheka pubblica questo suo breve testo intitolato Lettera a un giovane sociologo.

“Che un attempato sociologo – scrive l’Autore – si rivolga a un giovane studioso di sociologia potrà sembrare, sulle prime, un atto di imprudenza. Un tempo ormai lontano questa lettera poteva invece evocare il passaggio della fiaccola da una generazione all’altra”.

La sociologia è vittima del suo successo. Si è proposta come facile rimedio per studiosi sfortunati in altri campi. Nei casi migliori è divenuta giornalismo investigativo.

In ogni caso, tende a perdere la visione d’insieme del sociale e la capacità di interconnettere in modo creativo i suoi vari aspetti.

I sociologi odierni, probabilmente sotto la pressione del mercato, hanno perso l’ancoraggio con le basi filosofiche da cui è nata la loro disciplina, non hanno tempo per riflettere sui loro testi classici, non sembrano avere interesse per costruire una tradizione sociologica in senso proprio.

Franco FerrarottiLettera a un giovane sociologo, Roma, Bibliotheka, 2024, pp. 56, € 12,00.