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Dardani, Noi, che la morte l’abbiamo già uccisa. Verità e distorsioni su Israele

Comprendere le radici dell’odio che fa di Israele l’unica roccaforte in grado di garantire la sopravvivenza del popolo ebraico.

Bruno Dardani, per oltre vent’anni inviato speciale de Il Sole 24 Ore con specializzazione nei comparti della logistica, dell’interscambio commerciale via mare, dei porti, e del Medio Oriente e di Israele. Su queste tematiche ha diretto anche la rivista di geopolitica CH, dirige oggi il Centro Bono di studi e analisi sulle politiche del mare e sul Mediterraneo allargato. Autore di biografie imprenditoriali e di saggi tecnici sulla mobilità anche come chiave di lettura per la comprensione di fenomeni economici, sociali e di equilibri geo-politici.

Con la qualificata casa editrice Guerini e Associati pubblica questo saggio come un racconto crudo di quanto visto e verificato direttamente.

“Alla mia vita – scrive l’Autore – Israele ha dato un senso che tutte le cose non fatte avrebbero vanificato. Con questo libro non pretendo quindi di fare proseliti, non cerco apostoli e neppure comprensione. Cerco, quello sì, di restituire a Israele e al popolo che lo abita e di cui è parte integrante solo una minima parte di ciò che mi hanno donato”.

Il testo è suddiviso in 14 capitoli.

Una testimonianza per episodi ed esperienze vissute in prima persona, che si incrocia con verità storiche volutamente dimenticate e con una ricerca costante di dati scientifici soffocati dalla propaganda dominante.

Bruno Dardani, Noi, che la morte l’abbiamo già uccisa. Verità e distorsioni su Israele, Milano, Guerini e Associati, 2025, pp. 144, € 18,00.