
Pasquino, In nome del popolo sovrano. Potere e ambiguità delle riforme in democrazia
Un punto è chiaro: fare riforme istituzionali è un compito importante.
Gianfranco Pasquino è Professore emerito di Scienza Politica nell’Università di Bologna e Socio dell’Accademia dei Lincei. Fra i suoi libri più recenti è particolarmente affezionato a Bobbio e Sartori (2019), Tra scienza e politica. Una autobiografia (2022) e Il lavoro intellettuale. Cos’è, come si fa, a cosa serve (2023). Senatore della Repubblica per tre legislature, attualmente è editorialista del quotidiano Domani.
Con la qualificata casa editrice Egea dell’Università Bocconi pubblica questo testo mettendo al centro scienza politica e impegno civile.
“Sono passati dieci anni – scrive l’Autore nella Premessa – dalla pubblicazione del mio libro Cittadini senza scettro. Le riforme sbagliate. Avendo effettuato un lungo percorso di letture, di conferenze e di lezioni, anche pubbliche, sulla Costituzione italiana, sulla democrazia, sui sistemi politici comparati e sui partiti, riuscii a scrivere quel libro in pochi mesi e l’editore procedette in maniera fulminea a metterlo in circolazione”.
Il testo è strutturato in 7 capitoli.
“Scrivere una Costituzione – evidenzia l’Autore – è un compito tanto nobile e appassionante quanto complesso e delicato. Richiede grandi competenze specialistiche che non sono mai esclusivamente giuridiche, ma sempre anche storiche e sociologiche, in special modo di scienza politica. Riformarla richiede tutto questo e di più”.
Con cittadini interessati alla politica, informati, partecipanti ed europeisti è però ancora possibile migliorare, grazie a pochi ritocchi al Parlamento e al governo.
Gianfranco Pasquino, In nome del popolo sovrano. Potere e ambiguità delle riforme in democrazia, Milano, Egea, 2025, pp. 168, € 18,90.

