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Golia, Il Cristo inquieto. Ecfrasi del sacro nella modernità letteraria (1857-1972)

La figura di Cristo continua a vivere nell’immaginario artistico europeo.

Francesca Golia insegna Letteratura e arte italiane all’Université Sorbonne Nouvelle di Parigi. Si occupa di letteratura italiana contemporanea, dei rapporti tra testo e immagine, di autori del Novecento letterario, in particolare di Alberto Savinio, Curzio Malaparte e Giovanni Papini.

Con la prestigiosa casa editrice Carocci pubblica questo testo affrontando questo apparente paradosso che diviene lo spazio per interrogare, di volta in volta, i confini del sacro e del profano, del dicibile e del visibile, e per indagare una questione decisiva dell’arte moderna: la tensione tra aspirazione metafisica e finitudine dell’uomo.

Il testo è suddiviso in 4 capitoli:

1. Ecfrasi rovesciata. Il caso di Max Ernst
2. Alberto Savinio: ecfrasi anadiomene
3. Un Laocoonte cristiano. Percorsi ecfrastici intorno all’altare di Isenheim
4. Il Cristo greco. Un’ecfrasi di Curzio Malaparte

Da Max Ernst ad Alberto Savinio, da Joris-Karl Huysmans a Curzio Malaparte, gli scrittori e gli artisti eleggono, infatti, l’ecfrasi quale luogo privilegiato per una rielaborazione critica di tale figura, che conosce un momento di vitalità inedita nella modernità.

Francesca GoliaIl Cristo inquieto. Ecfrasi del sacro nella modernità letteraria (1857-1972), Roma, Carocci, 2025, pp. 160, € 18,00.