
Nicita, Nell’età dell’odio. Sfera pubblica, intolleranza e democrazia
Viviamo in un tempo in cui le parole si trasformano in armi.
Antonio Nicita insegna politica economica nell’Università Lumsa di Roma. È stato Commissario Agcom e membro del Regulatory Scrutiny Board della Commissione europea. Dal 2022 è Senatore della Repubblica e membro della Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza.
Con la prestigiosa casa editrice Il Mulino pubblica questo testo su come il tecnopopulismo manipola la libertà d’espressione per minacciare le democrazie.
“La proposta che qui avanziamo – scrive l’Autore nell’Introduzione – è quella di estendere la fattispecie della diffamazione al caso della diffamazione collettiva o verso un gruppo, seguendo alcuni esempi che sono stati tentati in diversi ordinamenti”.
Il testo è suddiviso in 5 capitoli:
I. Il mercato politico dell’odio
II. Politicamente (s)corretti
III. Hate speech
IV. Free speech
V. Libertà rivali
Il contrasto alle espressioni d’odio è uno dei rimedi sui quali ci dobbiamo cimentare, superando il vecchio equivoco per il quale limitarle – in una forma giuridicamente definita – sia un atto di censura: l’hate speech invece colpisce la libertà delle vittime, impedendo loro di essere parte del dibattito pubblico.
La difesa astratta e romantica della libertà d’espressione è solo il manifesto di una società che offre un privilegio e un primato alla libertà degli aggressori e non a quella delle vittime.
E che dunque sceglie una democrazia diseguale.
Antonio Nicita, Nell’età dell’odio. Sfera pubblica, intolleranza e democrazia, Bologna, Il Mulino, 2025, pp. 180, € 15,00.

