
Marazzi (cur.), Bisanzio e l’Europa. Attualità di un passato
Rendere Bisanzio meno lontana da noi.
Federico Marazzi è professore ordinario di Archeologia Cristiana e Medievale presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli e direttore della Scuola di Specializzazione interateneo in Beni Archeologici delle Università della Campania “Luigi Vanvitelli” e del Suor Orsola Benincasa. È stato curatore delle mostre “Longobardi. Un popolo che cambia la storia” (Pavia-Napoli-San Pietroburgo, 2017-2018) e “Bizantini. Luoghi, simboli e comunità di un impero millenario” (Napoli-Torino, 2022-2023).
Con la prestigiosa casa editrice FrancoAngeli ha curato questo testo frutto del convegno omonimo, tenutosi a Napoli nel dicembre 2022.
“Il convegno Bisanzio e l’Europa: attualità di un passato – scrive il Curatore nell’Introduzione – si è tenuto il 15 dicembre 2022 presso l’Università Suor Orsola Benincasa. A quella data, secondo i programmi inizialmente definiti, avrebbe dovuto già essere aperta da qualche settimana, presso il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, la mostra Bisanzio. Luoghi, simboli e comunità di un impero millenario. Si trattava della prima mostra, mai realizzata in Italia, avente l’ambizione di raccontare, attraverso una selezione di diverse centinaia di reperti di provenienza italiana e greca, i diversi aspetti che hanno composto e rappresentato la parabola dell’Impero romano d’Oriente che, per convenzione, usiamo denominare come Impero bizantino”.
Il testo è strutturato in 9 contributi.
1. Federico Marazzi, Napoli e Bisanzio. I tratti di un rapporto (quasi) dimenticato
2. Vera von Falkenhausen, Bisanzio ritrovata nella storiografia italiana tra Ottocento e Novecento
(Bibliografia)
3. Umberto Roberto, Un modello controverso per l’Europa moderna: la burocrazia di Costantinopoli tra prassi di governo e formazione culturale (IV-VI sec.)
4. Alessandra Ricci, Conquista e dissonanze: la memoria di Bisanzio nella Turchia moderna
(Istituzionalizzazione degli studi bizantini nella Turchia repubblicana: tra leggende metropolitane ed eventi storici; Runciman alla Istanbul Üniversitesi (1942-1945); Gli anni post-Runciman; Nuances e dissonanze bizantine; Istanbul come megapolis: un nuovo ruolo; I parchi archeologici di Prost e la loro memoria bizantina; Il parco archeologico lungo le mura terrestri; Il parco archeologico di Sultanahmet;
5. Paolo Cesaretti, Dalla nuova Roma alle nuove Costantinopoli: echi e calchi di una Polis immaginaria
(Costantinopoli da ricalco a modello; Echi di Costantinopoli in area culturale greca; Echi di Costantinopoli nell’area del Commonwealth bizantino; Echi costantinopolitani nel Medioevo occidentale; Echi costantinopolitani nell’immaginario dell’Europa moderna; Altre voci, stesse stanze? Conclusioni provvisorie.
6. Silvia Ronchey, L’aquila a due teste. Putin e il fantasma di Bisanzio
(21 febbraio 2022; Bisanzio e Stalin; Un regista “indubbiamente bizantino”; Pravoslavnaja Kristian’ka; Il Rasputin di Putin; Lo zar e il sultano; Bisanzio revenant.
7. Giovanni Gasbarri, Una questione di distanze. Percorsi di ricezione della cultura artistica bizantina in Europa occidentale tra Ottocento e Novecento
(Navigare verso Bisanzio; Bisanzio civiltà del lusso: le arti portatili; A ovest dell’Adriatico: l’Italia bizantina; Imperatrici, cortigiane, odalische: un intermezzo su Bisanzio e la pittura dell’Ottocento; Percorsi in continuità: la filologia e l’archeologia; Qualcosa finisce, qualcosa comincia.
8. Francesco Monticini, Il ritorno delle accademie: la figura di Costantino Lascaris fra Bisanzio e il Rinascimento italiano (Il Lascarisdi Abel-François Villemain; La scuola di Costantino Lascaris; L’oltrevita di Costantino Lascaris: dalla fratria di Messina a Le monde maconnique.
9. Antonio Rollo, L’eredità letteraria di Bisanzio
Negli oggetti che narrano la cultura, la spiritualità, le prospettive geopolitiche dell’Impero che noi oggi chiamiamo “bizantino” e il quadro complessivo che essi ricompongono si possono leggere i prodromi e le concause di molti dei problemi che affliggono l’Europa di oggi, ma anche molte delle premesse concettuali alla base del funzionamento dello Stato occidentale moderno. Solo che tutti questi fattori restano mimetizzati ad un primo e superficiale sguardo rivolto ad oggetti che sembrano piuttosto i relitti sì affascinanti e splendidi, ma in fondo testimoni di un mondo che sembra sepolto dai marosi della storia e di cui resta ben poco a galleggiare sulla superficie del presente.
È perciò fondamentale dissipare la patina di “vecchio” che ricopre il mondo di Bisanzio e permettere di decodificarne – a dispetto della sua antichità – l’attualità delle storie che esso ci racconta, alcune legate a fenomeni molto evidenti di fronte ai nostri occhi, altre invece in grado di dipanare dei fili rossi che talora emergono e talora s’inabissano, nelle quali tuttavia riconosciamo molto bene tratti fondamentali del mondo che ancora oggi ci circonda e a cui sentiamo di appartenere.
Federico Marazzi (cur.), Bisanzio e l’Europa. Attualità di un passato, Milano, FrancoAngeli, 2024, pp. 176, € 28,00.

