Geopolitica,  Media digitali,  Tecnologia

Mhalla, Tecnopolitica. Come la tecnologia ci rende soldati

Noi, cittadini consapevoli, siamo l’elemento che può conciliare il progresso tecnologico e quello sociale.

Asma Mhalla, specializzata in politica e geopolitica della tecnologia, fa parte del LAP (Laboratoire d’Anthropologie Politique) dell’EHESS/CNRS, insegna alla Columbia, a Sciences Po e all’École polytechnique. Nell’estate 2023 ha condotto CyberPouvoirs una trasmissione di France Inter dedicata ai temi del libro e molto seguita. Si occupa soprattutto di nuove forme di potere tra Stati e Big Tech, in ambito civile e militare (guerre ibride), questioni democratiche e di governance dei canali sociali, aspetti geopolitici e ideologici dell’AI, sovranità tecnologica.

La qualificata casa editrice add editore traduce dal francese (a cura di Chiara Bongiovanni) e pubblica questo libro dove l’Autrice indaga la natura del rapporto tra tecnica e politica, le sue nuove forme di potere, le estensioni e le implicazioni della sua potenza.

“A partire dal 2010 – scrive l’Autrice – nel mondo anglosassone e, più di rado, nei testi francofoni compare il termine technopolitics. Inizialmente veniva impiegato per definire il controllo delle tecnologie digitali, social network in testa, per creare mobilitazione politica nei cittadini, empowerment. Nella mia concezione, la tecnopolitica riguarda invece la comprensione dei grandi sistemi politici e ideologici. Non è figlia della tecnocritica tradizionale, o almeno non solo. Certo, gli spazi di manovra e riflessione tra tecnologia e politica sono tanti, è un ambito di ricerca in parte già esplorato, ma non per questo il lavoro può considerarsi finito. La tecnopolitica fa un passo avanti, prendendo le distanze dal proprio oggetto di indagine, senza confondere tecnocritica e tecnofobia”.

Il testo è strutturato in 11 capitoli.

“In un mondo in costante mutamento – evidenzia l’Autrice – il pensiero non si può fossilizzare. In un’epoca in cui l’«unicità umana» viene messa in discussione da tecnologie artificiali sempre più potenti, è importante ribadire la nostra forza di esseri umani. Se è vero che non dobbiamo dimenticare le grandi figure che hanno formato il nostro pensiero, non dobbiamo nemmeno dimenticare di dimenticarle, uscire dai sentieri battuti per imboccarne altri, segnare la rottura, pensare contro noi stessi, avventurarci altrove. Anche a rischio di sbagliare”.

Intelligenza artificiale, Neuralink, satelliti, metaverso: le Big Tech sono protagoniste assolute del nostro secolo, identità ibride capaci di ridefinire la morfologia della costruzione collettiva che chiamiamo Stato, di intervenire sull’andamento di un conflitto, di tracciare nuove frontiere.

Asma MhallaTecnopolitica. Come la tecnologia ci rende soldati, Torino, add editore, 2025, pp. 276, € 22,00.