Filosofia,  Riflessioni,  Senso della profezia nell'oggi

Valenza, La profezia. Tra religione e politica

Voce che parla in nome di Dio.

Pierluigi Valenza, nato a Pantelleria il 26 ottobre 1958, ha vissuto e studiato a Latina. Si è laureato in Filosofia a La Sapienza di Roma nel 1984, relatore il Prof. Marco Maria Olivetti. Presso la stessa università ha poi conseguito il Diploma di specializzazione in ricerca filosofica e il titolo di dottore di ricerca. Ha trascorso periodi di studio in Germania presso lo Hegel-Archiv di Bochum nel 1987 e tra il 1992 e il 1993.
Dal 2005 è Professore Associato di Filosofia della religione a La Sapienza. E’ stato dal 2008 al 2010 Vicepreside della Facoltà di Filosofia de La Sapienza.Dal 2008 e membro del Kuratorium delle Gesammelte Schriften di Karl Leonhard Reinhold. Dirige dal 2009 l’Istituto di Studi Filosofici Enrico Castelli.Ha pubblicato tre monografie dedicate al pensiero di Reinhold, Hegel, e più in generale alla filosofia classica tedesca. Sugli stessi temi ha pubblicato numerosi saggi su riviste e volumi in ambito nazionale e internazionale.

Con la qualificata casa editrice Pazzini Editore pubblica questo testo mettendo a fuoco il valore che la figura del profeta ha all’incrocio di religione e politica.

“Il profeta – scrive l’Autore nella Premessa – già nella sua dimensione storica nelle culture antiche, e soprattutto nel contesto ebraico, è una figura di difficile catalogazione rispetto alle categorie del religioso e del politico, perché è figura di matrice religiosa, in quanto voce di Dio ed ispirato da Dio, ma di impatto pubblico e anche al di fuori delle strutture di organizzazione della comunità di appartenenza”.

Il testo è suddiviso in 2 parti per un totale di 6 capitoli.

Esser profeta significa conoscere ben più che il futuro: il più profondo presente.

Il profeta è una figura ben definita nelle sue capacità e nel suo ruolo sociale in molte civiltà antiche e permane nel suo significato attraverso le religioni.

In senso traslato il linguaggio ordinario, e con un senso positivo, lo riferisce a chi solleva lo sguardo oltre il presente ed è capace di vedere ciò che i più non colgono.

Questo è sintomo del possibile valore permanente di questa figura, non nel senso più noto di prevedere e predire il futuro, ma di coscienza vigile e critica di una comunità, partecipe della sua storia anche se non in una posizione di potere.

Nel testo la figura del profeta è ispirata da interpretazioni filosofiche del Novecento, soprattutto di Martin Buber.

Pierluigi Valenza, La profezia. Tra religione e politica, Villa Verrucchio (RN), Pazzini Editore, 2025, pp. 156, € 12,00.