
Ferraris, La pelle. Che cosa significa pensare nell’epoca dell’intelligenza artificiale
Domanda: che cos’abbiamo noi che l’intelligenza artificiale non possieda?
Maurizio Ferraris insegna Filosofia teoretica all’Università di Torino, dove è presidente del Laboratorio di ontologia e di Scienza nuova. Editorialista del «Corriere della sera», ha insegnato nelle maggiori università europee, americane e asiatiche e ha scritto più di settanta libri.
Con la prestigiosa casa editrice Il Mulino pubblica questo libro partendo dall’assunto che i computer non vivono, non muoiono, non hanno paura, non si annoiano, e soprattutto non vogliono.
“La pelle, quella che dà il titolo a questo libro, – scrive l’Autore nell’Introduzione – non è solo la sede della sensibilità. È anche, in quanto involucro vivente di un organismo volente, quella che si vuol vendere cara, al prezzo più alto possibile, in ogni momento della nostra vita; che ci attira verso un altro vivente per imperscrutabili questioni di pelle; o che può renderci amici per la pelle; o ancora quella che vorremmo fare o che vorremmo farci. Ossia è un impasto di sangue, sudore e lacrime che nessuna macchina potrà né vorrà mai imitare. Ciò premesso, metto in attesa la pelle e passo al silicio”.
Il testo è suddiviso in 5 capitoli:
I. La mente imitata (fenomenologia)
II. La mente incarnata (ontologia)
III. La mente attrezzata (tecnologia)
IV. La mente capitalizzata (epistemologia)
V. La mente finalizzata (teleologia)
Quel sangue che alimenta il web, l’intelligenza artificiale, il grande archivio della vita umana, è nostro, e deve tornare a noi.
Ma questo non potrà mai aver luogo se non capiamo che quello che abbiamo scaraventato in cielo e trasformato in una entità malvagia e minacciosa siamo noi e soltanto noi, nel nostro sapere e nella nostra insipienza, nelle nostre speranze e nelle nostre disperazioni.
Purtroppo. O per fortuna, se saremo capaci di cavare dei fiori da tutto quel letame.
Maurizio Ferraris, La pelle. Che cosa significa pensare nell’epoca dell’intelligenza artificiale, Bologna, Il Mulino, 2025, pp. 304, € 18,00.

