Giaccardi – Magatti, Macchine celibi. Meccanizzare l’umano o umanizzare il mondo?
Domanda: cosa resta oggi della modernità definita «liquida» da Zygmunt Bauman?
Chiara Giaccardi insegna Sociologia e Antropologia dei media all’Università Cattolica di Milano, dove dirige anche la rivista «Comunicazioni Sociali».
Mauro Magatti insegna Sociologia all’Università Cattolica di Milano. È editorialista del «Corriere della Sera» e di «Avvenire». Insieme hanno pubblicato per il Mulino «La scommessa cattolica» (2019), «Nella fine è l’inizio» (2020), «Supersocietà» (2022) e «Generare libertà» (2024).
Con la prestigiosa casa editrice Il Mulino pubblicano questo testo richiamando all’urgenza di un pensiero nuovo, a partire dalla riscoperta di una «politica dello spirito» capace di restituire senso, legami e futuro alle nostre società.
“La tecnologia – scrivono gli Autori nel Prologo – non può guidarci da sola: tocca a noi, con nuove idee e strutture sociali, dare forma al domani. Serve un pensiero nuovo che superi i limiti della ragione moderna”.
Il testo è strutturato in 3 sezioni:
I. Nel «grande vetro» della razionalizzazione digitale
II. Dal narcisismo all’aggressività: origini psicosociali del tecnopopulismo
III. Oltre la miseria simbolica, per una nuova politica dello spirito
Siamo nell’epoca delle macchine celibi, dove l’essere umano viene modellato da ciò che lui stesso ha costruito. La via d’uscita sta nel recuperare ciò che la modernità ha emarginato: il dialogo, il pensiero, lo spirito.
Il modello di sviluppo che ha dominato il passaggio di secolo è ormai tramontato. Come tenere insieme, allora, una società sempre più grande e frammentata, che si sbarazza dell’ordine morale tradizionale in nome della libertà personale?
Il digitale, che si propone come antidoto alle spinte disgregatrici della nostra epoca, è allo stesso tempo un potente catalizzatore di nuovi problemi.
Il risultato è paradossale: massima efficienza e massimo caos comunicativo coesistono. E mentre le macchine intelligenti diventano sempre più simili all’uomo, l’uomo rischia di regredire a «macchina celibe»: un Io isolato, performante, privo di legami e incapace di riconoscere l’altro.
Perché la felicità non è celibe (e nemmeno la libertà).
Chiara Giaccardi – Mauro Magatti, Macchine celibi. Meccanizzare l’umano o umanizzare il mondo?, Bologna, Il Mulino, 2025, pp. 180, € 17,00.


