Edith Stein,  Scritti,  Scritti e inediti

Stein, Lettere 1 (1916-1933)

Della ricca corrispondenza di Edith Stein, sono tradotte in questo volume tutte le lettere (che siano rimaste) del periodo che va dal 1916 – la prima è scritta all’indomani della sua tesi di dottorato – fino al 14 ottobre 1933.

Edith Stein nacque nel 1891 a Breslavia (allora città tedesca, ora Wroclaw in Polonia) ultima di 11 figli in una famiglia ebraica ortodossa. Nel 1904 rinunciò alla sua fede e divenne atea. Studiò tedesco, filosofia, psicologia e storia alle università di Breslavia, Gottinga e Friburgo. Nonostante avesse già avuto contatti con il cattolicesimo, fu solo dopo aver letto l’autobiografia della mistica santa Teresa d’Avila, durante una vacanza del 1921, che si convertì. Battezzata il 1 gennaio 1922 a Bad Bergzabern rinunciò al posto di assistente di Husserl per andare ad insegnare presso una scuola domenicana per ragazze a Speyer (1922-32). Entrò nel convento Carmelitano a Colonia nel 1934 e prese il nome di Teresa Benedetta della Croce. Lì scrisse il suo libro metafisico Endliches und ewiges Sein (“Essere finito ed infinito”) che tenta di combinare le filosofie di Tommaso d’Aquino e Husserl. Per fuggire alla minaccia nazista, il suo ordine la trasferì al convento Carmelitano di Echt nei Paesi Bassi. Purtroppo non era al sicuro neppure in Olanda: la conferenza dei vescovi olandesi il 20 luglio 1942 fece leggere in tutte le chiese del paese un proclama contro il razzismo nazista. In risposta il 26 luglio Adolf Hitler ordinò l’arresto dei convertiti ebraici (che fino a quel momento erano stati risparmiati). Edith e sua sorella Rosa, pure lei convertita, furono catturate e trasportate al campo di concentramento di Auschwitz, dove furono assassinate nelle camere a gas il 9 agosto 1942.

La prestigiosa casa editrice Edizioni OCD traduce dal tedesco (a cura di Michele D’Ambra e Marco Paolinelli) e pubblica questo volume dove sono raccolte lettere scritte da lei alle quali si aggiunge un buon numero di lettere a lei indirizzate, e di documenti che la riguardano; sono invece escluse le numerose lettere indirizzate a Roman Ingarden, raccolte in un altro volume di prossima pubblicazione.

Curatori di questo volume sono:
Angela Ales Bello, professore emerito di Storia della filosofia contemporanea presso l’Università Lateranense (Roma), già Decano della facoltà di Filosofia. Dirige il Centro Italiano di Ricerche Fenomenologiche e fa parte del comitato di redazione di numerose riviste italiane e straniere.

Marco Paolinelli, dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi, già professore ordinario di Storia della filosofia nella facoltà di Scienze della formazione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Per molti anni ha insegnato Filosofia morale nella medesima facoltà e ha ricoperto incarichi di insegnamento di materie filosofiche nell’Istituto Superiore di Scienze religiose dell’Università Cattolica del Sacro Cuore a Brescia.

“Tutte le lettere – scrive nell’Introduzione Marco Paolinelli Ocd – quali che siano i destinatari, sono di primaria importanza per la ricostruzione della biografia di Edith Stein e del suo profilo intellettuale e spirituale”.

Tutto il materiale raccolto in questo volume introduce con immediatezza nel vissuto di Edith Stein, prima di assistente di Husserl attenta a tenere in vita i rapporti tra fenomenologi del gruppo di Gottinga, poi di formatrice delle sue allieve di Spira e di Münster, di conferenziera stimata e ricercata nel mondo universitario cattolico, fino alle lettere del 1933, piene di dolore per la persecuzione antiebraica ormai palese, ma anche di letizia perché le si spalancano finalmente le porte del Monastero.

Edith SteinLettere 1 (1916-1933), Roma, Edizioni OCD, 2022, pp. 624, € 30,00.