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Rossi, “Pensavo di essere libero, e invece no”. Debiti, violenze, sfruttamento dei trafficanti nelle memorie autografe dei rifugiati
1000 memorie autografe di richiedenti asilo in Italia dal 2021 al 2020.Michele Rossi è direttore del Centro Immigrazione Asilo e Cooperazione Internazionale di Parma, unitamente ad altri incarichi.“Questo lavoro – scrive Rossi – nasce da una ricerca condotta nell’ambito della tesi di dottorato in psicologia sociale. Due aspetti hanno concorso alla decisione di proseguire il lavoro: il primo è che la fonte di questo studio sono le domande di asilo autografe redatte dai richiedenti asilo ad integrazione del modello ufficiale con cui si formalizza l’istanza di Protezione Internazionale allo Stato Italiano; il secondo – motivo – è la metodologia. Un gruppo di 20 rifugiati, uomini e donne, rigorosamente tutelati dall’anonimato…
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Nathanson, La mano di Dio. Il viaggio dalla morte alla vita del famoso medico abortista che cambiò opinione
Si, siamo interessati.Dalla casa editrice Tau, con sede a Todi, parte una telefonata diretta a Anna Raisa Favale che, assieme a Marisa Saracino e Antonio Favale, hanno tradotto, dall’americano all’italiano, questo libro di Bernard Nathanson morto nel 2011. Nathanson scrisse la sua autobiografia The Hand of God e che la casa editrice umbra, al quale va il plauso per aver detto si, ha tradotto per la prima volta in italiano.“Cercai il libro on line – racconta la Favale nella nota introduttiva – certa che l’avrei trovato anche in italiano (era un best seller in molte lingue) ma con grande sorpresa scoprii che non esisteva una traduzione“.Un libro che merita, dunque, di essere…
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Messner, Lettere dall’Himalaya
Se non vado sto male.È la frase simbolo riportata nella 4a di copertina di questo bel testo che raccoglie la corrispondenza tra il noto Reinhold Messner (77 anni ad oggi nel 2021) e chi, prima di lui, ha scalato l’Himalaya, ovvero Mummery, Mallory, Herzog, Buhl.Con l’editore Rizzoli pubblica questo bel volume, comprensive di belle foto e illustrazioni fissate nella memoria.“Le Lettere dall’Himalaya – scrive l’Autore nell’introduzione – parlano di nostalgie; la nostalgia che ci pervade per mesi, spesso anni, prima della partenza; in terre lontane, la nostalgia di casa, della famiglia, delle persone care. Non era raro che le mie missive arrivassero a casa quando ormai ero già tornato“.Il volume è strutturato…
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Colombo-Segre, La sola colpa di essere nati
Nel 1940-44 erano colpi con il frustino delle SS. Oggi sono colpi con il pollice sulla tastiera dello smartphone. Sempre colpi inferti, sono. Ed entrambi feriscono, sanguinano. I secondi, più dei primi perché ti segnano interiormente.Liliana Segre, dando l’esempio nel farsi vaccinare, continua purtroppo ad essere bersaglio da chi ha intenzione di colpire per fare male. “Ciò che più mi ferisce – dice Liliana Segre – è l’indifferenza all’odio“. Questa frase è riportata in questo testo, frutto del dialogo tra lei e Gherardo Colombo.È un libro che fa bene, perché ti aiuta a disintossicarti di tutte quelle minuscole particelle che mia zia Gina a 90 anni, orami curva sulla sedia…