Riflessioni & meditazioni,  Riflettere senza fretta, piano,  Riflettere sull'umano

Bobin, Un cigolio d’altalena

“I libri sono anime, le librerie punti d’acqua nel deserto del mondo”.

Christian Bobin era nato nel 1951 a Le Creusot, città della Francia centro-orientale, è stato uno dei più importanti scrittori della letteratura francese contemporanea. Conosciuto e apprezzato per la sua scrittura intensa e poetica che riconduce chi legge agli aspetti fondanti dell’esistenza, le sue opere, tradotte in numerose lingue, annullano i confini tra prosa e poesia, narrazione e contemplazione.
Bobin muore a Le Creusot il 24 novembre 2022.

La qualificata Edizioni Sanpino traduce dal francese (a cura di Emanuele Borsotti) e pubblica questo libro che, più che letto, chiede di essere meditato.

Ebbi modo di scrivere alcune lettere cartacee a Christian Bobin. Nelle prime pagine di questo testo l’Editore riporta la grafia di Bobin; ho ripensato a quelle sue lettere nel rispondermi tramite posta cartacea (sembra che parliamo di un’altra epoca nel modo di comunicare!).
Ed è bene esercitarla frequentemente.

“Sogno una scrittura – scrive l’Autore – che non faccia più rumore di un raggio di sole che urta un bicchiere d’acqua fresca”.

Il testo contiene rare e preziose, sono indirizzate a sua madre, a una ciotola, a una nuvola, a un amico, a una scala, ad Arvo Pärt.
All’ombra di Ryokan, il monaco giapponese del XIX secolo, l’autore compone una celebrazione di ciò che è semplice e quotidiano.

“Le lettere manoscritte – evidenzia Bobin – sono come le foglie d’autunno: a volte un bambino ne raccoglie una e vi decifra l’ampiezza di una vita infuocata, a venire”.

Bobin lascia un’eredità viva, incarnata, palpabile perché nel meditare le sue parole ci si sente riflessi, interpretati, capiti, quasi denudati.

Christian BobinUn cigolio d’altalena, Pecetto Torinese, Edizioni Sanpino, 2021, pp. 111, € 13,00.