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Cioran, L’orgoglio del fallimento
Si è persa la bella abitudine di scrivere e spedire lettere su carta, vergate con la penna di proprio pugno, sentire il calcare della punta quasi scavare il foglio come traccia indelebile. È un piccolo viaggio di sentimenti per chi scrive la lettera a mano ed è un piccolo viaggio di sentimenti per chi la riceve. Tastiere e schermi digitali hanno raso al suolo la pratica dello scrivere e desertificato i passi di questo viaggio scrivente.Il noto filosofo transilvano, Emil Cioran (1911-1995), grazie alle edizioni Mimesis, a tal proposito ci fa un dono ritornando idealmente in Italia con un testo (curato da Antonio Di Gennaro) che raccoglie le lettere tra…