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Bouteneff, Come essere peccatori. Ritrovarsi nel linguaggio del pentimento
Non è un manuale per ‘trasgredire’, ma per lasciarsi trafiggere dalla luce, quella dell’amore di Dio. Peter Bouteneff è un professore di teologia sistematica al seminario ortodosso St Vladimir. Prima di dare alle stampe questo libro, edito con Qiqajon, lo ha fatto leggere a sua moglie: scelta saggia!“Dobbiamo solo scegliere la luce – scrive Bouteneff -. Ciò significa lasciare che ci inghiotta e ci illumini, che metta a nudo tutto quello che abbiamo fatto e siamo. Significa arrenderci, da peccatori, alla misericordia e all’amore di Dio“.Bouteneff offre interessanti approcci al peccato, all’identità di peccatore, alle riflessioni sul sé, all’autostima, alla compunzione, al perdono, al senso di colpa, alla vergogna, ai…
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Lugaresi, Vivere da cristiani in un mondo non cristiano. L’esempio dei primi secoli
La frase che gli ateniesi dicono a Paolo, dopo che ha parlato nell’areopago di Atene, è una delle frasi che, rivolta oggi alla Chiesa da parte della gente, sta conquistando sempre più terreno nel tempo attuale: “Su questo ti ascolteremo un’altra volta” (Atti 17,32). La Chiesa della Parola si trasformando in tante parole? È un rischio reale a tutt’altro che infondato.La pandemia è stata foriera per mettere sul tavolo diversi nodi cruciali per la Chiesa stessa, a partire dalla sua incidenza nel contesto sociale. In un contesto non cristiano, il Covid sta consegnando alla Chiesa una preziosa opportunità per ri-generarsi tanto al suo interno quanto al suo esterno.Nel leggere questo…
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Villata, La parrocchia nella postmodernità. Come attraversare la crisi
Stare in mezzo alla gente è cosa ben diversa dallo stare con la gente. Non è questione di preposizione, ma di come – e dove – la Chiesa, oggi, sceglie di posizionarsi. Posso stare in mezzo a qualcosa, o qualcuno, senza lasciarmi coinvolgere. Di contro, posso stare con la gente vivendo in modo trasfusionale ciò che essa vive, spera, piange, ride, soffre, desidera, ecc. È una chiave di lettura per invitare a prendere in mano questo testo, l’ultimo libro di Giovanni Villata, sacerdote della diocesi di Torino (oltre che caro amico nell’esperienza del Centro Orientamento Pastorale-COP e collega scrittore). Il libro (edito con EBD) è strutturato in 3 parti e 8 capitoli: opportunità, orientamenti,…
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Noyer, Le goût de l’évangile (Il gusto del Vangelo)
Ho letto la pubblicità di questo libro uscito in Francia e recensito da La Croix. Il titolo mi ha fatto capire che era scritto da una persona che aveva immerso le sue parole nel vissuto, i suoi pensieri nell’esperienza, le sue giornate nel catino del dolore e della gioia.Il gusto del Vangelo: è questo il titolo edito dalla casa editrice francese Temps présent. Man mano che leggo la recensione scopro che l’autore è morto il 2 giugno 2020: è Jacques Noyer, 93 anni, vescovo emerito di Amiens. Scrivo alla casa editrice parigina chiedendo il testo e dopo qualche giorno mi arriva il pacchetto. Rivisitando il mio francese scolastico, inizio a…
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Garelli, Gente di poca fede
C’è una domanda di spiritualità, ricercata però «in nuovi approdi rispetto all’offerta formulata dalle religioni prevalenti» come il cristianesimo. È uno dei passaggi dell’ultimo testo del sociologo Garelli (edito da Il Mulino), Gente di poca fede. Modernizzazione e globalizzazione non ha sradicato i riferimenti religiosi, ma li ha resi più fragili e incerti. «Un titolo – afferma Garelli – che evidenzia come in ogni chiesa o confessione vi sia un’area grigia della religiosità, composta da persone che si situano perlopiù ai margini di una vita di fede». Un interessante lavoro di indagine progettata e promossa dall’Associazione piemontese di sociologia delle religioni (Apsor) e condotta dall’Istituto Ipsos su un campione di 3.238…