Giustizia,  Psicologia

Giorello-Donghi, Errore

Lo penso sempre per gli altri, mai per me. Parlo dell’errore. Alzo la voce quando lo vedo compiere, mi zittisco quando lo compio io. Prima di congedarsi da questo mondo, il filosofo Giulio Giorello recentemente scomparso, ha firmato un piccolo testo assieme a Pino Donghi Errore, edizioni Il Mulino. «L’errore è inevitabile e poco si considera quanto sconforto possa produrre anche in chi lo commette. Ammetterlo non è facile – scrive Giorello – giacché il sistema relazionale tuttora dominante attribuisce un carattere di debolezza al medico che mette in gioco la sua vulnerabilità». L’errore medico è analizzato dai due scrittori sotto molteplici ottiche: antropologiche, filosofiche, mediche, circostanziali. «Attribuire colpe, personalizzare l’errore, rimane sempre una facile scorciatoia – scrivono Giorello e Donghi -: i successi sono ovvi e anonimi, gli errori pretendono una faccia contro la quale gridare la collettiva indignazione». Nel tempo dei social media «gli indignati di professione danno rumorosa prova della loro esistenza in rete» si nutrono di errori altrui, tralasciando a priori una verifica onesta su di sé.

Giorgio Giorello – Pino DonghiErrore, Bologna 2019, Ed. Il Mulino, pp. 120, € 12.