Manunza (cur.), Dialogo, discernimento e teologia
Come riportare il sapere teologico nello spazio pubblico? In che modo accompagnare la scienza teologica affinché abbandoni sempre più un individualisticamente autoreferenziale e sterile intrattenersi con sole verità astratte, per divenire così sempre più servizio alla Verità?
Sono alcune domande che hanno guidato p. Carlo Manunza, gesuita, docente associato di Sacra Scrittura presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, nel curare e dare alle stampe il corposo e denso volume con Il Pozzo di Giacobbe.
7 autori, cristiani e non, che sulla scia della Veritatis Gaudium (riforma degli studi ecclesiastici) esplorano il rapporto tra dialogo e discernimento. “È un contributo offerto – si evidenzia nel testo – per una teologia che, lungi dal limitarsi all’elaborazione di verità astratte, si fa concreta nei volti e nelle vicende degli uomini“.
Il testo è suddiviso in:
– Ampia prefazione-introduzione a cura del gesuita p. Jean-Pierre Sonnet, partendo dalla composizione di luogo dove papa Francesco ha voluto incontrarsi con docenti e studenti a Posillipo, Napoli nel 2019.
– Segue una prima parte che ha per titolo Partire dal discernimento in comune, a cura dal gesuita p. John Dardis. Discernere i segni dei tempi per elaborare una teologia contestuale. Dieci lezioni per una Chiesa in uscita.
– Segue una seconda parte dal titolo Aspetti dialogici della Buona Novella curata dall’israeliano Yair Zakovitch e da Annalisa Guida, docente di esegesi del Nuovo Testamento presso la Sezione S. Luigi della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale.
– Chiude il testo con la terza parte dal titolo Un caso storico di itinerario verso la fratellanza: i Sefarditi e la Spagna. Questa terza parte è curata dall’israeliano Nitai Shinan e da Davide Alberti storico della Spagna contemporanea.
Il testo è pubblicato nella Collana Sponde de Il Pozzo di Giacobbe, una collana che ha l’intento preciso di raggiungere anche le lettrici e i lettori non specialisti di teologia. Una Collana che vuole ripensare, a partire dalla teologia, la categoria del Mediterraneo e le sue opportunità: da mare di morte (respingimenti, annegamenti, porti chiusi) a transito e traversata per nuovi approdi.
Invito caldamente a leggere il testo curato dal gesuita p. Carlo Manunza non solo ai docenti di teologia, ma soprattutto a tutte quelle persone che avvertono interiormente il desiderio di contribuire a elaborare – così come l’ha chiamata Bergoglio a Posillipo – una teologia che ha “bisogno di narrazioni rinnovate e condivise che, a partire dall’ascolto delle radici e del presente, parlino al cuore delle persone“. Un plauso a p. Carlo e all’Editore per questo prezioso testo nel confronto attuale.
Carlo Manunza (cur.), Dialogo, discernimento e teologia. Percorsi nel contesto del Mediterraneo, Trapani, Il Pozzo di Giacobbe, 2020, pp. 240, € 22,00.