Antropologia contemporanea,  Inclusione,  Innovazione Armonica,  Mutamenti sociali,  Rigenerazione

Cicione-De Biase, Innovazione Armonica. Un senso di futuro

Dopo aver letto questo libro scritto a 4 mani (Francesco Cicione e Luca De Biase), assieme a 17 compagni di viaggio che sono stati coinvolti (ognuno con il suo zaino di talento), mi sono detto: ciò che scritto qui è quello che oggi manca alla Chiesa. Soprattutto alla Chiesa italiana. Ovvero: la coralità.
Il gesuita Bergoglio alcuni giorni fa è tornato ad accendere il puntatore luminoso sulla CEI, dicendole verso dove deve iniziare ad aprire il cantiere: il sinodo nazionale. Dopo cinque anni di mutismo (richiesto una prima volta a Firenze nel 2015), papa Francesco è tornato a chiederlo con l’autorità del suo ruolo. Ma il buon gesuita Bergoglio, per formazione e impostazione pedagogica, ha detto alla CEI di partire con il popolo e mai senza di esso.
Metto in correlazione questa prospettiva con quella dei due Autori di questo testo ben congegnato quando parlando di Innovazione Armonica: “È il risultato di una coralità di talenti che, ciascuno con le sue capacità, generano insieme un risultato dotato di ‘senso’ per la comunità della quale sono al servizio“.
Quel cantiere ri-chiesto da Bergoglio alla CEI (ora senza più scusanti) è il cantiere che Cicione e De Biase aprono come “perimetro iniziale” con la nuova Collana Harmonic Innovation inaugurata da questo primo testo, foriero mi auguro di altri.
Si è gridato, cantato, osannato nei mesi scorsi che ‘sarebbe andato tutto bene’, per poi vedere che bene non è andato affatto. E siamo ancora qui, tra morti e distanziamenti a più livelli.
Ci siamo detti, per esorcizzarci, che ne usciremo migliori. E anche questo è molto debole, perché sino a quando penso che è l’altro che deve cambiare e non io, sino a quando sono convinto che la tecnologia ci risolverà tanti problemi, continuerò a sentirmi come quella persona del salmo 114-115 “ho occhi ma non vedo, ho orecchio ma non odo, ho narici e non odoro, ho piedi ma non cammino”.
Perché il punto di fondo, come giustamente sostengono di due Autori di questo testo – e che condivido appieno – è nel ripartire dalle persone, dagli umani, dall’umano di te, di me, di noi. L’umano “soggetto e oggetto dei processi di innovazione e che deve riappropriarsi del proprio ruolo attivo nell’indirizzare e nel sospingere questa evoluzione“.
Facendo corsi di aggiornamento e formazione sulle mutazioni delle dinamiche digitali nella vita di preti, suore, monache mi accorgo che l’umano è sempre più anestetizzato in chi, dell’umano donato, ne ha fatta una scelta di vita. Perché senza umanità, come terreno, non vi è nessuna divinità che possa germogliare e portare frutto.
Guarda alla croce e capirai.
Mi ha fatto interiormente bene leggere questo testo e spero vivamente che sia presente sulle scrivanie di parrocchie, curie, monasteri, famiglie, aziende, scuole, ecc. ma soprattutto messo in circolo come mentis.
Pensare l’umano come prodotto della società che cambia e si aggiorna tecnicamente, è pericolosamente rischioso – mettono in guardia Cicione e De Biase – perchè è la società, al contrario, che dovrà essere frutto di umani che progrediscono nella comprensione del proprio mistero più essenziale.
È questo il primo principio, per noi fondamentale, dell’Innovazione Armonica: ribadire che solo l”umano’ rinnovato e riconciliato con la propria ‘verità’, può, a nostro avviso, costruire un mondo autenticamente rinnovato. Non esiste e non può esistere vera innovazione, ovvero impegnata nella costruzione di cose buone e utili, senza l’azione di umani rinnovati
“.
Questo testo dei due Autori Cicione e De Biase lo vedo anche come un ottimo sprono anche alla Chiesa in Italia per quel processo di sinodalità che chiede papa Francesco, ovvero, innovare la Chiesa non (tanto) nelle progettualità-strutture, quanto nella pasta umana di ciascuno di noi e delle persone che, non a caso, incrociamo in treno, aereo, metro, bus, strada, bar. Accumunati dal medesimo anelito: esercitarci in umanità trafficata – e per dirla con gli Autori – investire in educazione, generare processi di integrazione, selezionare azioni che producono valore per il bene di tutti ispirando il discernimento comune.
“Quando sono veramente fratelli, gli uomini non cantano all’unisono, cantano in armonia” (Wystan Auden, poeta britannico morto nel 1973).

Francesco Cicione – Luca De BiaseInnovazione Armonica. Un senso di futuro, Soveria Mannelli, Rubbettino Entopan, 2021, pp. 129, € 14,00.