Psichiatria,  Psicologia,  Ritiro sociale

Procacci-Semerari (curr.), Ritiro sociale. Psicologia e clinica

Tirarsi fuori da tutti e da tutto. Staccare la spina con le relazioni e vivere della sola relazione, con me stesso.
Michele Procacci e Antonio Semerari, entrambi psichiatri, psicoterapeuti e docenti con casa editrice Erickson hanno curato un volume che, nel lungo tempo della pandemia, risulta ancora più interessante e significativo.
Se il Covid-19 ha costretto le persone e parziali ritiri sociali, al fine di abbassare e azzerare il contagio, dall’altro ha acceso i riflettori sul vastissimo – e poco conosciuto – delle persone che, del ritiro sociale, ne hanno fatto una scelta di vita, dettata non tanto da volontà ma dalla psicopatologia di cui sono affette.
Crediamo non sia esagerato affermare – evidenziano a tal proposito i due Curatori del testo – che i pazienti che ne soffrono – di ritiro sociale – sono allo stesso tempo poco capiti e mal curati. Da un lato il ritiro viene considerato unicamente come una semplice espressione dei disturbi in cui si manifesta: studiamo disturbi d’ansia, depressione, schizofrenia senza chiederci cosa abbiano in comune. Dall’altro gli interventi si focalizzano su aspetti specifici del ritiro trascurando spesso le diverse componenti psicopatologiche“.
I due Curatori del volume hanno coinvolto 24 esperti nell’offrire contributi di alta qualità, suddividendo il testo in 10 capitoli:
1. Il ritiro sociale nell’infanzia e nell’adolescenza.
2. Neurobiologia e neuroscienze del ritiro sociale
3. Perdere il contatto. Ritiro sociale e teoria evoluzionista delle motivazioni.
4. La dimensione della condivisione sociale.
5. Ritiro sociale e nuove tecnologie.
6. Il ritiro sociale nei disturbi dello spettro dell’autismo.
7. Il ritiro sociale nei disturbi dell’umore.
8. Ritiro sociale e disturbi di personalità.
9. Il ritiro sociale nei disturbi psicotici.
10. Ritiro sociale: dalla concettualizzazione al trattamento.
Il ritiro sociale – sottolineano Procacci e Semerari – anche quando non è parte di uno specifico disturbo, caratterizza in negativo la socialità dell’individuo in modo rilevante e va correttamente individuato e trattato. Perché vivere bene con gli altri è la chiave per il benessere psicosociale dell’individuo“.

Michele Procacci – Antonio Semerari (curr.)Ritiro sociale. Psicologia e clinica, Trento, Erickson, 2019, pp. 346, € 24,50.