Esposito, Istituzione
Istituzioni e libertà.
È lo snodo attorno al quale si muove l’Autore di questo libro, edito con Il Mulino, Roberto Esposito docente di Filosofia teoretica alla Scuola Normale Superiore (Pisa).
Oggi vi è una richiesta, evidenzia Esposito, di “democrazia diretta, contro le istituzioni di democrazia rappresentativa. Il dibattito sulle istituzioni scivola verso due polarità estreme e inconciliabili. Da un lato la progressiva sclerosi istituzionale, dall’altro la libertà dalle istituzioni. Quando invece la via da percorrere passa per un nuovo nesso tra istituzioni e libertà“.
Il testo, inserito nella Collana Parole controtempo, è suddiviso in 5 capitoli:
1. L’eclissi.
2. Il ritorno.
3. Produttività del negativo.
4. Oltre lo Stato.
5. Istituzioni e biopolitica.
“Compito primario delle istituzioni – evidenzia l’Autore – non è solo quello di consentire a un insieme sociale la convivenza in un dato territorio, ma anche di assicurare la continuità nel mutamento, prolungando la vita dei padri in quella dei figli“.
Dietro e dentro la parola istituzione si innesta un progressivo rapporto relazionale tra persone, tra generazioni, tra culture di epoche diverse e nel contempo in continuità.
“Per restare in vita – sottolinea Esposito – non possiamo rinunciare all’altra vita, alla vita con gli altri, cui si lega il senso più intenso della communitas. Ciò vale sul piano orizzontale della società e sulla linea verticale delle generazioni“.
Un testo, pertanto, che suggerisco di regalare ai figli da parte dei genitori, a coloro che decidono di impegnarsi nel bene comune, a quanti sono impegnati nell’edificazione di un territorio che non è solo palazzi e strade, ma è soprattutto quel “bisogno degli uomini di proiettare qualcosa di sé al di là della propria vita, della propria morte, prolungando, per così dire, la prima nascita nella seconda”.
Roberto Esposito, Istituzione, Bologna, Il Mulino, 2021, pp. 163, € 12,00.