Theobald, Urgenze pastorali. Per una pedagogia della riforma
L’urgenza non è nella carenza di preti o dell’identità della comunità, ma è quella che scaturisce dal vangelo stesso il cui annuncio s’inscrive nel tempo presente di un mondo in trasformazione.
La casa editrice EDB ristampa per la 3a volta questo volume del gesuita francese p. Christoph Theobald.
“Si dovrà evitare – scrive il gesuita Theobald – di formare dei preti che potremmo chiamare preti-pivot che sanno soltanto circondarsi di fedeli e favorire la figura del prete traghettatore capace di radunare la comunità per inviarla in missione. Il prete-traghettatore capace al momento opportuno di mettersi da parte, deve rendere possibile la concertazione e la sinodalità fra tutti, sapendo far valere la voce evangelica quando non è udita da tal gruppo o tale comunità, ma anche accettando di udirla egli stesso dalla bocca dell’una o dell’altra persona“.
ll testo è suddiviso in 2 parti, 9 capitoli e un’ampia appendice.
“Non basta incitare i fedeli all’uscita missionaria – evidenzia l’Autore – occorre anche fornire i mezzi o modi di accedere all’esperienza interiore da cui possono scaturire un autentico slancio missionario e la messa in atto progressiva di una figura ecclesiale che le sia conforme“.
Riporto alcuni punti cardine che Theobald traccia in questo volume:
1. La tradizione cristiana si trova oggi largamente in posizione di ritiro circa la sua effettiva utilità sociale, perché il suo versante propriamente teologale è gravemente ignorato e compromesso;
2. Lo sviluppo di nuovi spazi periurbani, città intermedie, la desertificazione di ampi spazi rurali rifluisce anche sulla tradizione cristiana, sulle pratiche, sui modi di socializzazione ecclesiale e sulla rappresentazione della fede;
3. Il messaggio della tradizione cristiana che arriva all’opinione pubblica viene per lo più percepito come un mito strano ed estraneo alle sfide dell’esistenza di ciascuno e di tutti.
4. La sfida principale è far passare i nuclei comunitari esistenti da una pastorale di riproduzione a una pastorale di missione, con un nuovo rapporto con i territori perché molte comunità sono paralizzati nel retaggio amministrativo, immobiliare, culturale.
5. È pressoché smarrita l’esperienza del legame intimo tra l’ascolto del vangelo e il suo annuncio.
6. È attorno all’interesse disinteressato e gratuito per l’altro che può ricostituirsi una coscienza missionaria credibile che si lascia continuamente sorprendere da coloro che accedono all’intimità stessa di Dio.
7. Considerare la Chiesa in maniera più modesta, come si trovasse giorno per giorno su un cammino imprevedibile dove è costretta a rinunciare alle immagini prestigiose del passato a vantaggio di una visione più evangelica.
Christoph Theobald, Urgenze pastorali. Per una pedagogia della riforma, Bologna, EDB, 2020 3a ristampa, pp. 404, € 40,00.