Giunchi, Afghanistan. Da una confederazione tribale alle crisi contemporanee. Nuova edizione
Come spiegare il fallimento degli Stati Uniti e dei loro alleati e, prima ancora, quello dei sovietici e dei britannici?
Elisa Giunchi è docente ordinario in Storia e istituzioni dell’Asia all’Università degli Studi di Milano.
Con Carocci editore pubblica la 2a edizione (la prima nel 2007) di questo suo testo che cerca di rispondere alla domanda sopra riportata.
“Nei primi capitoli – si legge nell’Introduzione – si ripercorre la storia del paese, la struttura sociale pashtun dalla quale sono emersi i talebani e le interferenze di piccole e grandi potenze che hanno caratterizzato questa parte di mondo, nel tentativo di individuare i fattori culturali, politici, geografici e sociali di un lungo periodo che hanno contribuito a trasformare l’Afghanistan in una tomba degli imperi“.
Il testo è suddiviso in 7 capitoli e relativi sottoparagrafi:
1. Struttura sociale e identità religiosa
2. Da confederazione tribale a monarchia costituzionale
3. La diffusione dell’islamismo e il progetto comunista
4. Dai mujaheddin ad al-Qaeda
5. Dai talebani a Enduring Freedom
6. La lunga guerra
7. La rinascita dell’Emirato talebano
“Negli ultimi capitoli – è sottolineato nell’Introduzione – si guarda invece agli errori commessi dall’Occidente durante la lunga guerra iniziata nel 2001, l’ultima ad avere devastato questo sfortunato paese posto nel cuore dell’Asia“.
Un testo che aiuta a fare chiarezza sulla situazione attuale dell’Afghanistan dopo il ritiro degli USA.
Elisa Giunchi, Afghanistan. Da una confederazione tribale alle crisi contemporanee. Nuova edizione, Roma, Carocci, 2021, pp. 173, € 15,00.