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Dall’Asta, La luce colore del desiderio. Percorsi tra arte e architettura, cinema e teologia dall’Impressionismo a oggi

Indagine sulla luce: dall’Impressionismo ai nostri giorni.

Padre Andrea Dall’Asta, gesuita, dal 2002 dirige la Galleria San Fedele di Milano e dal 2008 al 2020 ha diretto la Raccolta Lercaro di Bologna. Ha fondato a Milano nel 2014 il Museo San Fedele. Itinerari di arte e fede.

Con l’editrice Àncora pubblica questo volume di grande pregio e valore.

Alla soglia del Novecento, con la «morte» del Dio cristiano – scrive l’Autore nel 3° capitolo – cambia notevolmente il clima spirituale e culturale. L’arte sembra prendere il posto lasciato vuoto dalle religioni, per apparire come scienza dello Spirito. Gli influssi della teosofia si fanno sempre più intensi a livello internazionale, sia negli Stati Uniti che in Europa, diffondendo una nuova sensibilità esoterica e iniziatica considerata come una sorgente ispiratrice dell’astrattismo. Una nuova relazione tra stati d’animo, forme e colori è all’origine d’inedite forme espressive“.
Il volume è suddiviso in 7 capitoli:

1. La luce dell’Impressionismo: compimento di un percorso compiuto dall’Occidente?
2. Il Novecento: la dissoluzione del «regno» della rappresentazione Friedrich Nietzsche e Martin Heidegger.
3. L’icona moderna e la potenza spirituale del colore Kazimir Malevich e Wassilji Kandinsky.
4. Un viaggio verso l’«oltre», al di là della percezione. La pittura di colore: Yves Klein, Mark Rothko, Barnett Newman, Robert Rauschenberg e Ad Reinhardt.
5. La luce è materia dell’opera! Da Lucio Fontana a Light and Space. La monocromia contemporanea.
6. Luce e architettura sacra. Tracce di un percorso nel Novecento.
7. Fotografia e cinema: approdo di un lungo viaggio? L’esperienza di «venire alla luce».

Il colore nero – evidenzia il padre gesuita Dall’Asta – esprime il carattere fisico della terra, l’assenza di colore, e il quadrato nero diventa il manto della Vergine, immenso simbolo dell’oscurità che custodisce il figlio di Dio, il piombo alchemico da cui esce la pietra filosofale, rivelatrice della conoscenza dei segreti dell’universo. Questo spazio cosmico mette definitivamente in discussione il carattere convenzionale della prospettiva lineare italiana, annullando ogni punto di fuga, diventando il luogo dell’atarassia, dell’al di là del cielo che nasce dalla preghiera, dall’entrare all’unisono col respiro stesso dell’universo: il quadrato nero si apre sulla trascendenza, sulla bellezza infinita dell’assoluto, facendo apparire l’abisso dell’essere. Il fondo bianco è invece l’idea, la stasi della perfezione. Non ci sarebbe nulla senza il bianco, sintesi dei diversi colori“.

Un volume di pregio e di valore da far conoscere, divulgare, acquistare.

Andrea Dall’AstaLa luce colore del desiderio. Percorsi tra arte e architettura, cinema e teologia dall’Impressionismo a oggi, Milano, Àncora, 2021, pp. 261, € 36,00.