Coccopalmerio, Sinodalità ecclesiale «a responsabilità limitata» o dal consultivo al deliberativo? A colloquio con padre Lorenzo Prezzi e nel ricordo del cardinale Carlo Maria Martini
Un passaggio necessario: dal consultivo al deliberativo.
La prestigiosa casa editrice Libreria Editrice Vaticana pubblica volume che contiene due interviste del cardinale Francesco Coccopalmerio, rilasciate al dehoniano padre Lorenzo Prezzi, entrambe con un unico tema: quello della sinodalità ecclesiale.
Francesco Coccopalmerio è nato a San Giuliano Milanese nel 1938. Diventato sacerdote dell’Arcidiocesi di Milano nel 1962, ha conseguito la licenza in teologia presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, il dottorato in diritto canonico presso la Pontificia Università Gregoriana, il diploma in teologia morale presso la Pontificia Accademia Alfonsiana e la laurea in giurisprudenza presso l’Università Cattolica del S. Cuore di Milano. Avvocato generale della Curia arcivescovile di Milano e Pro Vicario Generale dell’Arcidiocesi di Milano, è stato docente presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale e presso la Facoltà di diritto canonico della Pontificia Università Gregoriana. È stato nominato Vescovo ausiliare di Milano e consacrato dell’Arcivescovo Cardinale Martini il 22 maggio 1993. È stato nominato Presidente del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi il 15 febbraio 2007 e creato Cardinale da Benedetto XVI il 18 febbraio 2012.
“In questi ultimi tempi – scrive Coccopalmerio nell’Introduzione – nella coscienza della Chiesa cattolica si è decisamente riscoperto e perciò fortemente imposto il principio dottrinale e pastorale della cosiddetta sinodalità ecclesiale. Ed è a tutti noto come tale principio sia nel cuore e quindi nelle scelte di papa Francesco“.
La prima intervista offre una serie di riflessioni personali capaci di tracciare, almeno per certi aspetti, un quadro completo della sinodalità ecclesiale.
“Un soggetto comunionale deliberante – evidenzia Coccopalmerio – si trova in modo concreto nel Sinodo dei Vescovi, nel Sinodo diocesano, nel Consiglio presbiterale, nel Consiglio pastorale diocesano e nel Consiglio pastorale parrocchiale. (…) Dire strutture di sinodalità ecclesiale e dire soggetti comunionali deliberanti è la stessa cosa“.
La seconda intervista offre un ricordo filiale del cardinale Carlo Maria Martini, presentandolo nell’ottica particolare di testimone autentico della sinodalità ecclesiale.
“Può darci – domanda p. Prezzi al cardinale nella seconda parte del testo – qualche esempio della presenza così coinvolgente del cardinale Martini nel Sinodo diocesano?“.
Così risponde Coccopalmerio: “Il primo è testimoniare come il cardinale Martini avesse chiara coscienza e direi anche passione per quello che abbiamo considerato come l’elemento centrale della sinodalità ecclesiale e cioè la comunione di pastore e fedeli nella guida della Chiesa. Non è solo il pastore, ma sono anche i fedeli autori e soggetti attivi nel governo della comunità ecclesiale“.
Un testo, dunque, che merita di essere sia letto individualmente per coglierne le istanze che chiamano in causa la persona, e che merita soprattutto di essere sia letto nei gruppi e nei circoli che sono al centro di questi anni di Cammino sinodale nelle diocesi della Chiesa in Italia.
Il testo offre concrete e praticabili vie per passare, in questo tempo della Chiesa, dal consultivo al deliberativo, dove i fedeli prendono le decisioni con i loro pastori. E non solo limitarsi a consigliare.
Francesco Coccopalmerio, Sinodalità ecclesiale «a responsabilità limitata» o dal consultivo al deliberativo? A colloquio con padre Lorenzo Prezzi e nel ricordo del cardinale Carlo Maria Martini, Città del Vaticano, Libreria Editrice Vaticana, 2021, pp. 113, € 15,00.