Salsa, Un’estate in alpeggio
Un racconto autobiografico che nasce dall’amore per la montagna chiamata terra alta.
Annibale Salsa è considerato il più importante antropologo alpino italiano, è stato presidente del Club Alpino Italiano (CAI). Attualmente è Presidente della Scuola per il Governo del Territorio e del Paesaggio di Trento.
Con la casa editrice Ponte alle Grazie pubblica questo testo avvolgente e affascinante.
“Questo mio racconto autobiografico – scrive l’Autore nell’Introduzione alla lettura – nasce dall’amore per la montagna in tutte le sue declinazioni ma, in modo particolare, per i montanari che sono gli autentici costruttori del paesaggio alpino. Il paesaggio, frutto della relazione fra uomo e natura, dagli anni Trenta e soprattutto dal secondo dopo-guerra, è diventato sempre più un brutto paesaggio perché sono stati violati che la natura li impone“.
Il testo narrativo è strutturato in 3 sezioni:
– Partenza
– Alpeggio
– Ritorno
“Chi frequenta la montagna da turista o da ambientalista à la page – evidenzia Salsa – è portatore di una cultura di matrice cittadina che vorrebbe una natura selvaggia, priva dei segni dell’uomo o, nel caso dei bei paesaggi, un qualcosa di bucolico e idilliaco (il mito di Heidi). Attraverso questa percezione, culturalmente determinata, si produce una frattura profonda fra montagna ideale, sognata e idealizzata, e la montagna reale, vissuta dalle genti che in montagna e di montagna vivono. Una frattura culturale che non giova alla montagna“.
Il testo è corredato di un interessante glossario terminologico, utile per conoscere e comprendere il significato delle parole legate al bel mondo dell’alpeggio. Un grazie all’Autore per questa condivisione autobiografiche benefica per il lettore che ne beneficerà.
Annibale Salsa, Risorse del Un’estate in alpeggio, Milano, Ponte alle Grazie Salani editore, 2021, pp. 126, € 13,00.