Il male,  Riflessioni,  Società

Bauman-Donskis, Male liquido. Vivere in un mondo senza alternative

Il male liquido ha una stupefacente capacità di camuffarsi e reclutare al proprio servizio ogni sorta di interesse e desiderio umano, profondamente umano.

Zygmunt Bauman (morto nel 2017) è stato uno dei più noti e influenti intellettuali del secondo Novecento, maestro di pensiero riconosciuto in tutto il mondo. A lui si deve la folgorante definizione della «modernità liquida». È stato professore emerito di Sociologia nelle Università di Leeds e Varsavia. 

Leonidas Donskis, filosofo lituano-ebreo, è stato teorico politico, storico delle idee, analista sociale e commentatore politico. Ha insegnato Scienza politica alla Vytautas Magnus University di Kaunas, dove ha diretto la Academia Cum Laude. È stato console onorario della Finlandia a Kaunas, vicepresidente della comunità ebraica lituana e membro del Parlamento europeo.

La qualificata casa editrice Laterza editore pubblica e traduce dall’inglese (a cura di Marco Cupellaro) questo libro: Zygmunt Bauman, in un dialogo serrato con il filosofo Leonidas Donskis, affronta il tema del male nella contemporaneità.

Anche se il male, che è l’oggetto della nostra indagine, – scrivono gli Autori – va considerato un compagno permanente e inalienabile della condizione umana, le forme e i modi in cui opera, in particolare nella sua odierna versione liquefatta, sono fenomeni nuovi che meritano di essere esaminati separatamente, concentrando l’attenzione proprio sulla loro novità. È nella natura di tutti i liquidi non poter conservare a lungo le diverse forme e fogge che assumono. (…) Proprio questo cerchiamo di fare in questo libro: disegnare una mappa il più possibile completa delle sorgenti oggi più copiose del male, e cercare di ricostruirne il percorso nell’attuale fase della nostra società di consumatori, liquido-moderna, deregolamentata e destrutturata, atomizzata e individualizzata, frammentata, disarticolata e privatizzata. In ogni caso, dati gli attributi dell’oggetto studiato, il risultato va necessariamente considerato come una sorta di cronaca provvisoria di una spedizione esplorativa non ancora conclusa“.

Il testo è strutturato in 4 capitoli:

1. Dalla persona alla non persona? Colpa, adiafora, precarietà, austerità:
una mappa
2. Da Kafka a Orwell? La guerra è pace e la pace è guerra
3. Che fine hanno fatto le grandi promesse della modernità? Paura e disgusto nel «mondo nuovo»
4. Ombre degli avi dimenticati? Una rivisitazione del manicheismo

Il male liquido – evidenziano gli Autori – ha l’impressionante capacità, tipica dei liquidi, di scorrere attorno agli ostacoli che si ergono o si trovano sul suo cammino. E, come gli altri liquidi, riesce a inumidire tali ostacoli, a impregnarli e macerarli fino a eroderli e dissolverli, per poi assorbire la miscela così formata, assimilandola nel proprio organismo in modo da nutrirlo e accrescerlo ulteriormente. È questa sua capacità, accanto alla elusività, a rendere ancor più arduo lo sforzo di resistere efficacemente al male liquido: una volta penetrato nel tessuto della vita quotidiana fino a pervaderlo, esso, anche quando (se) viene individuato, riesce a far apparire inverosimile, o addirittura irreale, qualsiasi modo di vita alternativo: un veleno mortale riesce così a presentarsi, subdolamente, come antidoto, farmaco salvavita, soluzione ai problemi dell’esistenza“.

Per l’acquisto diretto del testo.

Zygmunt Bauman – Leonidas DonskisMale liquido. Vivere in un mondo senza alternative, Bari, Laterza, 2022, pp. 219, € 20,00.