Antico Testamento,  Figure bibliche

Corini, Donne impertinenti. L’intreccio narrativo al femminile nel Libro dei Giudici

Donne che si distinguono non tanto per la loro grazia e femminilità, quanto piuttosto per il loro agire non convenzionale facendo cose, talvolta, del tutto inaspettate.

Gabriele Maria Corini, discepolo del Cardinale Martini, è licenziato in Scienze Bibliche ed Archeologia presso lo SBF di Gerusalemme (2003), ha conseguito il Dottorato in Teologia Biblica alla FTIS di Milano (2008). Membro dell’Associazione Biblica Italiana, è docente stabile di Sacra Scrittura presso l’ISSR regionale ligure, di ebraico e Profeti – Scritti presso la FTIS di Milano e parroco dell’Antica Collegiata di S. Ambrogio in Alassio (Sv).

Con la qualificata casa editrice Chirico pubblica questo testo e lo si può mettere in relazione con l’altro suo libro qui recensito.

L’impertinenza – scrive l’Autore nell’Introduzione – è data dalla dissonanza con le altre figure femminili del Primo Testamento e dalle modalità con le quali esse sono inserite all’interno della storiografia biblica. Il percorso proposto in questo testo non solo ripresenta le figure femminili più rilevanti del libro dei Giudici, ma mette in luce come esse assumano un ruolo decisivo nella narrazione e siano il canovaccio fondamentale attraverso il quale l’autore-redattore propone al lettore la sua visione teologica sulla tragedia dell’esilio“.

Il testo è strutturato in 8 capitoli.

Le donne che vengono presentate – evidenzia l’Autore – hanno un valore che va oltre quello che potevano avere nel contesto storico in cui vengono narrativamente collocate: esse escono, appaiono in scena sempre nei momenti più critici della storia d’Israele, cioè quando c’è una questione di vita o di morte, quando il popolo sta rischiando di scomparire“.

Per l’acquisto diretto del testo.

Gabriele Maria Corini, Donne impertinenti. L’intreccio narrativo al femminile nel Libro dei Giudici, Napoli, Chirico, 2021, pp. 149, € 14,00.