Antico Testamento,  Insegnamento universitario

Lenzi, Il Targum neofiti. Genesi

Abramo prese la legna dell’olocausto e la caricò su suo figlio Isacco, prese in mano il fuoco e il coltello, e andarono tutt’e due insieme con cuore integro. Isacco disse a suo padre Abramo e disse: «Padre mio!». Disse: «Eccomi, figlio mio». Disse: «Ecco qui il fuoco e la legna, ma dov’è l’agnello per l’olocausto?». Abramo rispose: «Dal cospetto del Signore è stato provveduto l’agnello per l’olocausto, figlio mio, e se no, tu sei l’agnello dell’olocausto». 

Giovanni Lenzi (Bologna nel 1963) ha studiato a Gerusalemme alla Hebrew University acquisendo un B.A. in Sacra Scrittura e un B.A. in Lingue semitiche antiche. È cofondatore della cooperativa Anastasis e della cooperativa Koinonia e delle associazioni Syriaca, Zikkaron e Qarta Polis. Insegna da vent’anni ebraico biblico on line. È autore di numerosi articoli scientifici inerenti l’ebraico e il siriaco.

Con la qualificata casa editrice Chirico pubblica questo testo.

Andarono tutt’e due insieme con cuore integro; e arrivarono al luogo che il Signore gli aveva detto; qui Abramo costruì l’altare, collocò la legna, legò suo figlio Isacco e lo depose sull’altare, sopra la legna. Abramo stese la mano e prese il coltello per immolare suo figlio Isacco. Isacco rispose e disse a suo padre Abramo: «Padre mio, legami bene affinché non ti dia un calcio e sia invalidata la tua offerta da parte tua e cadiamo nella fossa della distruzione nel mondo venturo». Gli occhi di Abramo <fissavano> gli occhi di Isacco e gli occhi [40r] di Isacco fissavano gli angeli dell’eccelso. <Isacco li vedeva,> Abramo non li vedeva. In quell’ora uscì una voce dal cielo e disse: «Voi vedete questi due unici che sono nel mondo: uno immola e l’altro è immolato. Colui che immola non si attarda e colui che è immolato porge il suo collo».

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Giovanni Lenzi, Il Targum neofiti. Genesi, Napoli, Chirico, 2020, pp. 205, € 20,00.