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Fares, Aperti alle sfide. Proposte per la formazione alla vita religiosa e sacerdotale

L’insegnamento più profondo che ho imparato da Bergoglio è questo: è possibile “formare in Cristo” il cuore di coloro che il Signore chiama (di p. Diego Fares).

Diego Fares, gesuita argentino, è morto nel luglio del 2022 all’età di 66 anni.
Ha fatto parte del Collegio degli scrittori de La Civiltà Cattolica. Ottenuto il dottorato in Filosofia con una tesi sulla Fenomenologia della verità nel pensiero di Hans Urs von Balthasar, è stato professore di Metafisica presso la Universidad Catolica de Córdoba della Compagnia di Gesù. Ha lavorato per circa vent’anni con un team di oltre un centinaio di laici, presso la Casa di San Giuseppe (El Hogar de San José), un centro di accoglienza per adulti che vivono in situazione di strada o in condizioni di estrema povertà. Insieme al padre gesuita Ángel Rossi, iniziatore della Fundación Manos Abiertas, ha contribuito a portare avanti anche la Casa della Bontà (Casa de la Bondad), un hospice per malati terminali. È stato accolto nella Compagnia di Gesù dall’allora Provinciale dei gesuiti in Argentina, Jorge Bergoglio, come novizio il 21 febbraio 1976. Bergoglio è stato anche suo padrino di ordinazione sacerdotale (1986) e lo ha sempre accompagnato come direttore spirituale. Papa Francesco era presente alle esequie di p. Fares.

Con la prestigiosa casa editrice Àncora e La Civiltà Cattolica pubblica questo testo specifico per la formazione alla vita religiosa e sacerdotale.

“Questa Premessa – scrive l’Autore – riguarda Papa Francesco e l’educazione del cuore. Perché? Perché questo libro si basa, in gran parte, su ciò che ho potuto imparare da Jorge Bergoglio come educatore. L’insegnamento più profondo che ho imparato da lui è questo: è possibile «formare in Cristo» il cuore di coloro che il Signore chiama. Ho imparato che la fiducia totale che Bergoglio ha posto in noi, e che a sua volta ha risvegliato una reciproca lealtà totale nel cuore di molti, si rifà a uno stile di educazione che coinvolge l’intera persona dell’educatore: da qui deriva la necessità di «educare artigianalmente, a mano e non a macchina», cercando di comprendere tutto in una vita convissuta, e inseriti tutti nel fedele popolo di Dio al quale siamo inviati”.

Il testo è suddiviso in 5 capitoli:

Premessa all’edizione italiana (il testo è scritto da p. Fares in spagnolo nel 2001)
1. Educare nella speranza
2. Il direttore spirituale come compagno, maestro e padre
3. L’educazione del cuore
4. La forma di vita pura, povera e obbediente a Gesù
5. Criteri di guida spirituale nel Deuteronomio

“Riguardo agli argomenti di questo libro – evidenziava p. Fares – le cose migliori sono uno sviluppo delle idee di Bergoglio, comunicate durante gli anni di formazione e, in seguito, nel lavoro congiunto a San Miguel e a Buenos Aires. Il capitolo «Educare nella speranza» ha come antecedente un suo articolo del 1990: «Y conforme a esta esperanza…» («In conformità a questa speranza…»). Ricordo che me lo ha dato da correggere e mi ha chiesto di mettere dei titoli, per organizzarne la struttura. La mia impressione è stata sempre che i miei titoli siano rimasti un po’ «scolastici», senza dare giustizia all’intuizione fondamentale, ma egli li ha lasciati così com’erano. Il suo modo di lavorare con gli altri è sempre stato così, libero da ogni autoreferenzialità: non lo infastidiva che un suo scritto «fosse ridotto» nella qualità di alcuni aspetti, facendolo passare tra le mani di un altro. Gli importava di più ciò che aumentava in valore”.

Diego FaresAperti alle sfide. Proposte per la formazione alla vita religiosa e sacerdotale, Milano, Àncora, 2016, pp. 175, € 15,00.