Di Matteo-Lodato, Il patto sporco e il silenzio
La lettura più completa di una vicenda che molti vorrebbero fosse rimossa dalla cronaca e dalla storia del nostro paese. La Trattativa Stato-mafia.
Nino Di Matteo, sostituto procuratore della Repubblica a Caltanissetta e poi a Palermo ,è ora sostituto procuratore alla Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo. Ha indagato sulle stragi dei magistrati Chinnici, Falcone, Borsellino e delle loro scorte, e sull’omicidio del giudice Saetta. Pm in processi a carico dell’ala militare di Cosa Nostra, si è occupato anche dei processi a Cuffaro, al deputato regionale Mercadante, al funzionario dei servizi segreti D’Antone, e alle “talpe” alla procura di Palermo. Diverse amministrazioni comunali (tra queste Roma, Milano, Torino, Bologna, Genova) gli hanno conferito la cittadinanza onoraria per il suo impegno nella ricerca della verità.
Saverio Lodato è tra i più autorevoli giornalisti di mafia, antimafia e Sicilia. Per trent’anni inviato de “l’Unità”, oggi scrive su Antimafiaduemila.com
Con la casa editrice Chiarelettere pubblicano questo libro che intende illuminare la verità giudiziaria ma anche quella storica di un fatto ormai acclarato, come è scritto distintamente nelle motivazioni della sentenza d’appello.
“Palazzo di giustizia di Palermo – scrive Lodato nell’introduzione alla 2a edizione (la 1a nel 2018) – 29 aprile 2019. Inizia davanti alla Corte d’assise d’appello, presieduta da Angelo Pellino, giudice a latere Vittorio Anania, il processo di secondo grado sulla Trattativa Stato-mafia. Stavamo arrivando alla chiusura del cerchio. Nessuno lo diceva apertamente, ma quel processo, che in primo grado si era concluso con pesantissime condanne per gli imputati in divisa, alti ufficiali dei carabinieri e un importante uomo politico, veniva considerato una gigantesca remora che, ove confermato dal giudizio di secondo grado, avrebbe sfregiato irrimediabilmente il nuovo Grande Racconto dell’Italia”.
Il testo è così strutturato:
– Abracadabra. E il gioco è fatto, di Saverio Lodato
– Venticinque anni di solitudine e coraggio
– Totò Riina chiama e Matteo Messina Denaro risponde
– Trattavano di nascosto mentre in Italia si moriva
– Io mi ricordo bene come andò
– Questa storia la Corte d’assise di Palermo l’ha ricostruita così, di Nino Di Matteo
Appendice
– Lasciatelo dire, di Saverio Lodato
– Vietato ai magistrati avvicinarsi alla verità
– La pianta marcia del Quirinale
– Quarant’anni di Stato-mafia e mafia-Stato
– Il Nuovo Anno di un condannato a morte
– Chi sono Loro? E chi siamo noi?
– Nino Di Matteo non ci sta
– Nino Di Matteo, che da solo scalò la montagna
– E venne il Giorno del Giudizio
– La sentenza sulla Trattativa. Il diritto di ricordare. E il diritto di dimenticare
– Una sentenza che costruisce il Nuovo Mondo
“Il 23 settembre 2021 (ventinove mesi più tardi) – evidenzia Lodato – nell’aula bunker di Palermo, i quattro principali condannati per «minaccia al corpo politico dello Stato» altrimenti definita «Trattativa», Antonio Subranni, Mario Mori, Giuseppe De Donno, tutti alti ufficiali del Ros, e Marcello Dell’Utri, sarebbero stati assolti e con tante scuse. (…) Fu proprio in quel momento che, insieme a Nino Di Matteo, avvertimmo la necessità di una nuova edizione aggiornata di questo libro. (…) La Procura generale di Palermo in data 10 ottobre 2022 ha presentato il suo ricorso in Cassazione. (…) La Cassazione è adesso chiamata a dire la sua. Dovrà pronunciare parole conclusive. Ed è nostra intenzione fino alla fine continuare a tenere informati quegli italiani che non gradiscono il silenzio”.
Nino Di Matteo – Saverio Lodato, Il patto sporco e il silenzio, Milano, Chiarelettere, 2022, pp. 233, € 16,00.