Standaert, Le Nouveau Testament. Commentaire esthétique
Il Nuovo Testamento, una piccola biblioteca composta da ventisette scritti, conservata dopo tre generazioni del movimento cristiano, è interamente scritto in greco.
Benôit Standaert (1945) è monaco benedettino a Bruges (Belgio). Biblista di fama internazionale, ha insegnato a Roma, a Gerusalemme e in India.
Con la prestigiosa casa editrice G&BPress pubblica il presente testo nella collana Subsidia Biblica n. 59.
Questi scritti non si limitano a raccontare la verità, i loro autori riescono a raccontarla con l’arte. È perché l’evento di Cristo ha dato origine a una letteratura di qualità. Coloro che hanno cercato di testimoniare la loro esperienza nell’incontro con questo Gesù, riconosciuto come Cristo, sono stati spinti dal di dentro a formulazioni tutt’altro che banali. Osiamo dunque un’analisi estetica del Nuovo Testamento.
Il volume è suddiviso in 3 parti:
1a parte. Le storie fondanti
2a parte. Le lettere
3a parte. Il libro della Fine e la fine del Libro
Per ogni autore e per ogni libro in particolare, il commentatore offre alcuni esempi particolarmente rivelatori del ben detto e del Bello. La stilistica, la retorica, l’arte della composizione, la forma in tutti i suoi aspetti, dalle unità più piccole come le sillabe al progetto letterario di un’intera opera, come Luc-Actes, sono oggetto di questo commento.
Benôit Standaert, Le Nouveau Testament. Commentaire esthétique, Roma, Gregorian & Biblical Press, 2023, pp. 721, € 60,00.