Futuro del lavoro,  lavoro

Coin, Le grandi dimissioni. Il nuovo rifiuto del lavoro e il tempo di riprenderci la vita

Negli ultimi anni abbiamo avuto diverse occasioni per chiederci se la vita che stiamo vivendo è quella che vogliamo vivere. Per molti la risposta è stata no.

Francesca Coin, sociologa, si occupa di lavoro e diseguaglianze sociali. Ha un dottorato di ricerca in Sociologia presso la Georgia State University, negli Stati Uniti. Fino a settembre 2022 ha lavorato come professoressa associata nel dipartimento di Sociologia dell’università di Lancaster, nel Regno Unito. Ora insegna nel Centro di competenze lavoro welfare società del dipartimento di Economia aziendale sanità e sociale (Deass) della Supsi, in Svizzera. Scrive su «internazionale» e «L’Essenziale».

Con la qualificata casa editrice Einaudi pubblica questo libro dove analizza le ragioni della crescita di una tendenza del tutto inattesa, e mostra come oggi dimettersi significhi non solo impedire alle condizioni di sfruttamento di deteriorare la nostra salute e le nostre relazioni, ma anche riconquistare tempo per noi stessi e per la nostra vita.

“Il nostro rifiuto del lavoro – scrive l’Autrice nell’Introduzione – è un fenomeno ambivalente e contraddittorio. (…) È il sintomo di una rottura epocale. È il sintomo della fine dell’epoca in cui regnava la speranza che il lavoro consentisse di realizzare i nostri sogni di emancipazione, mobilità sociale e riconoscimento”.

Il testo è strutturato in 7 capitoli:

1. Nessuno vuole lavorare più
2. Le Grandi dimissioni nel mondo: uno sciopero generale non dichiarato
3. L’anomalia italiana
4. Il tempo di respirare: la fuga dalla sanità pubblica
5. AAA. Cercasi ristoratore che paghi come si deve, in regola
6. L’inferno è vuoto e tutti i diavoli sono qui: le dimissioni nella grande distribuzione
7. La «she-session»

“L’intento di questo testo – evidenzia l’Autrice – è di restituire centralità alla dimensione soggettiva di queste esperienze, per le quali la decisione di abbandonare molte volte è un fatto totale, che nell’inadeguatezza della retribuzione vede l’epitome di un sistema produttivo che non offre più una contropartita adeguata per i sacrifici quotidiani di ciascuno”.

Già prima della pandemia un sondaggio svolto in 140 Paesi aveva reso noto che l’80 per cento della popolazione occupata odia il proprio impiego. E cosí, dopo aver avuto mesi per riflettere sulla qualità della vita, tantissime persone esauste, esasperate e impoverite si sono organizzate per licenziarsi collettivamente dai settori della ristorazione, della sanità, della vendita al dettaglio, della cultura e da altri ancora.

Francesca CoinLe grandi dimissioni. Il nuovo rifiuto del lavoro e il tempo di riprenderci la vita, Torino, Einaudi, 2023, pp. 282, € 17,50.