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Daniele Gianotti, “Nella carità a servizio gli uni degli altri”. Lettera alla Chiesa di Crema per l’anno pastorale 2023-2024

“Nel corso dell’anno pastorale che ci sta davanti, desidero attirare l’attenzione su due aspetti, strettamente collegati tra di loro: 1) il principio della ministerialità; 2) il principio della corresponsabilità nella vita della Chiesa”.

È uno dei passaggi in apertura alla Lettera alla Chiesa di Crema per l’anno pastorale 2023-2024 scritta dal vescovo Daniele Gianotti.

Daniele Gianotti è nato a Calerno di S. Ilario d’Enza, in diocesi di Reggio Emilia, il 14 settembre 1957, secondo di quattro tra fratelli e sorelle. Nell’ottobre 1976 è stato inviato a Roma per iniziare gli studi teologici. Abitando nel Collegio Capranica (dal 1976 al 1985) ha seguito gli studi di Filosofia e di Teologia all’Università Pontificia Gregoriana (1976-1981) e poi gli studi di patristica all’Istituto Patristico Augustinianum (1981-1985) conseguendo la Licenza in Teologia e scienze patristiche (1983) e successivamente il Diploma nelle stesse discipline (1984). Nel corso degli anni ha coperto diversi incarichi di servizio diocesano: assistente scout (assistente diocesano dal 1987 al 1989, assistente del gruppo Reggio Emilia 2 dal 1982 al 2005, di nuovo assistente diocesano dall’ottobre 2010 al 2017), segretario del Consiglio Presbiterale dal 1990 al 1998, Vicario episcopale per la pastorale dal 2000 al 2005, direttore dell’Ufficio liturgico diocesano dal 1995 al 2000 mantenendo l’incarico di referente diocesano per la musica sacra fino al 2017, responsabile per la Formazione permanente dei preti giovani dal 2001 al 2006. Per oltre vent’anni è stato responsabile della Biblioteca del Seminario di Reggio Emilia. Nel 2010 ha iniziato la sua collaborazione nell’Unità Pastorale di Bagnolo in Piano, Pieve Rossa, San Michele e San Tommaso, nel comune di Bagnolo in Piano (RE). Nel giugno del 2015 è stato nominato parroco della stessa Unità Pastorale; ha iniziato ufficialmente il ministero di parroco il 18 settembre 2015. L’annuncio della nomina a Vescovo di Crema è avvenuto, in contemporanea a Crema e a Reggio Emilia l’11 gennaio 2017. L’ordinazione episcopale è avvenuta il 19 marzo 2017 nella cattedrale di Reggio Emilia.

Il 26 settembre 2019 il Consiglio Episcopale Permanente della Conferenza Episcopale italiana l’ha nominato Presidente del Comitato per gli studi superiori di teologia e di scienze religiose della CEI. È membro della Commissione Episcopale della CEI per l’educazione cattolica, la scuola e l’università per il quinquennio 2021-2026. Nell’ambito della Conferenza Episcopale Lombarda, al vescovo Daniele è stata affidata la delega per la pastorale della catechesi e della liturgia.

La Lettera è suddivisa in 4 sezioni con relativi sottoparagrafi:

1a. Ringraziamento e sguardo in avanti
2a. Comunità e ministeri
3a. Comunità partecipi dell’unica missione
4a. Alcune attenzioni particolari

In merito alla centralità della Parola di Dio mons. Gianotti evidenzia che “la Chiesa ha bisogno del “servizio della Parola”, che si compie secondo doni e ministeri diversi. Tra di essi, istituisce il ministero del lettore: “identificato” anzitutto dal compito di leggere la Scrittura durante la Messa e le altre celebrazioni liturgiche,13 ma non solo, perché potrà animare momenti di preghiera sulla Parola, accompagnare il cammino di chi si accosta alla fede, operare nella formazione biblica e liturgica delle comunità e dare un proprio contributo specifico nell’esercizio della corresponsabilità ecclesiale”.

Una Lettera che parte dal vissuto delle parrocchie di Crema e ad esse ritorna come volano per far crescere sempre più il sensus fidei fidelium. E a tal proposito è incisivo il passaggio relativo ai ministeri del lettore, accolito, catechista.

È importante, dunque, sottolinea il vescovo di Crema, “avviare il cammino perché questi ministeri si rendano presenti anche nelle nostre comunità vorrà dire, quindi, crescere nella consapevolezza dei doni, chiamate e, appunto, servizi diversi di cui la Chiesa e, concretamente, le nostre comunità, hanno bisogno; e riconoscere i diversi modi in cui lo Spirito di Dio spinge le persone a rendersi disponibili. Si tratta di valorizzare la ministerialità come dimensione di ogni comunità cristiana: dimensione che deve essere riconosciuta, compresa sempre meglio e resa operante. Avremo bisogno quindi di una adeguata formazione, prima di tutto delle nostre comunità; e poi anche, certo, delle persone che potranno essere individuate per avviarsi verso il ministero che potrà essere loro conferito, secondo le necessità delle comunità stesse”.

Qui per leggere il testo integrale della Lettera.

Daniele Gianotti, “Nella carità a servizio gli uni degli altri”. Lettera alla Chiesa di Crema per l’anno pastorale 2023-2024, Crema, Settembre 2023, pp. 56.