Tavosanis, Lingue e intelligenza artificiale
A metà degli anni Sessanta si poteva stimare che la traduzione di un articolo scientifico dal normale inglese a un inglese privo di ambiguità potesse richiedere un’ora di lavoro.
Mirko Tavosanis è professore associato di Linguistica italiana all’Università degli Studi di Pisa. Si occupa del rapporto tra lingua e tecnologie.
Con la prestigiosa casa editrice Carocci pubblica questo libro presentando per la prima volta una descrizione sistematica degli strumenti disponibili, un controllo delle loro capacità reali e qualche ipotesi sugli effetti che possono avere sulla comunicazione umana.
“Questa presentazione dei rapporti tra lingua e intelligenza artificiale – scrive l’Autore – presenta diverse caratteristiche insolite rispetto a un tipico lavoro di ambito universitario “.
Il testo è strutturato in 7 capitoli:
1. Storia e contesto
2. Gli strumenti disponibili
3. Il riconoscimento del parlato
4. La trascrizione delle conversazioni
5. Il dialogo con le macchine
6. La traduzione automatica
7. Gli sviluppi prevedibili
La lingua parlata pone tutta una serie di problemi complicati e collocati su livelli diversi. Anche partendo solo dal punto di vista fonetico, il parlato umano è molto diverso a seconda del produttore: i maschi hanno in media una voce diversa da quella delle femmine, i bambini hanno una voce molto diversa da quella degli adulti, i singoli individui hanno voci diverse tra di loro, e così via.
Gli esseri umani notano alcuni di questi tratti in modo conscio; nella grande maggioranza dei casi sono poi inconsciamente e istintivamente in grado di distinguere la voce di un adulto da quella di un bambino, o di identificare una persona sulla base della sua voce.
Mirko Tavosanis, Lingue e intelligenza artificiale, Roma, Carocci, 2018, pp. 128, € 13,00.