Filosofia,  Sfide e cambiamenti,  Società del futuro

Ferraris, Manifesto del nuovo realismo

Nel nuovo clima del pensiero continentale anglofono, il realismo non è solo una valida opzione, ma è probabilmente quella che ospita le innovazioni più promettenti del nostro tempo.

Maurizio Ferraris insegna Filosofia teoretica all’Università di Torino, è presidente del Labont (Center for Ontology) e di “Scienza Nuova”, l’istituto di studi avanzati che unisce l’Università e il Politecnico di Torino nella progettazione di un futuro sostenibile. Visiting professor a Harvard, Oxford, Monaco, Parigi, editorialista del “Corriere della Sera” e della “Neue Zürcher Zeitung”.

Con la qualificata casa editrice Laterza pubblica questo libro, in una nuova edizione (la 1a nel 2012).

“Quello che chiamo “nuovo realismo” – scrive l’Autore nel Prologo – è anzitutto la presa d’atto di una svolta. L’esperienza storica dei populismi mediatici, delle guerre post 11 settembre e della recente crisi economica ha portato una pesantissima smentita di quelli che a mio avviso sono i due dogmi del postmoderno: che tutta la realtà sia socialmente costruita e infinitamente manipolabile, e che la verità sia una nozione inutile perché la solidarietà è più importante della oggettività. Le necessità reali, le vite e le morti reali, che non sopportano di essere ridotte a interpretazioni, hanno fatto valere i loro diritti, confermando l’idea che il realismo (così come il suo contrario) possieda delle implicazioni non semplicemente conoscitive, ma etiche e politiche”.

Il testo è suddiviso in 4 capitoli:

1. Realitysmo. L’attacco postmoderno alla realtà
2. Realismo. Cose che esistono dall’inizio del mondo
3. Ricostruzione. Perché la critica incomincia dalla realtà
4. Emancipazione. La vita non esaminata non ha valore
Postilla. Capacitarsi. Una agenda neorealista

“Ovviamente – evidenzia l’Autore – la svolta non ha solo una storia, ma anzitutto una geografia, circoscritta a quello che Husserl chiamava «spirito europeo», all’Occidente di cui Spengler profetizzava il tramonto novant’anni fa. Difficilmente si può pensare a un postmoderno in Cina o in India. Comunque, lo spicchio di mondo in cui vivo – che è però, non mi sento di escluderlo, un po’ più ampio della cerchia dei miei amici e conoscenti –, questo Occidente che ha sperimentato il postmodernismo, ora sembra abbandonarlo. Come è successo?”.

Maurizio FerrarisManifesto del nuovo realismo, Bari, Laterza, 2022, pp. 144, € 11,00.