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Montanari, Le statue giuste

L’ultima cosa che dobbiamo fare è usare l’arte e la storia contro la giustizia e l’eguaglianza.

Tomaso Montanari è professore ordinario di Storia dell’arte moderna presso l’Università per Stranieri di Siena, della quale è rettore. È presidente della Fondazione Museo Ginori e presidente onorario dell’Istituto per gli Studi Filosofici di Napoli.

Con la qualificata casa editrice Laterza pubblica questo testo a partire dal seguente interrogativo: c’è un’alternativa tra accettare passivamente o distruggere per sempre le statue che, nello spazio pubblico, rendono visibile un pantheon di eroi e di esempi?

“Lo scopo di questo piccolo libro – scrive l’Autore nell’Introduzione – è (…) quello di concentrarsi sul movimento che, oggi, polarizza il dibattito intorno ad alcuni segni del passato nello spazio pubblico. L’aspetto straordinariamente interessante di questo fenomeno è che si tratta di un movimento (almeno in parte) iconoclasta che agisce in seno a sistemi (almeno formalmente) democratici, e non in occasione di cambi di regime. E, dunque, come dobbiamo leggerlo, comprenderlo, rispondere alle domande che pone? E oggi non esiste forse una terza possibilità tra venerare le statue o distruggerle? Non è forse venuto il momento di chiederci se abbiamo le statue giuste? E poi di decidere come renderle giuste? Questo libro prova a costruire risposte utili a comprendere, e a prendere posizione”.

Il testo è strutturato in 7 capitoli.

“Risposte – evidenzia l’Autore – che non scaturiscono solo dal mio lavoro di storico dell’arte, ma anche dal mio sguardo sul presente, perché «l’incomprensione del presente nasce inevitabilmente dall’ignoranza del passato. Ma non è forse meno vano affaticarsi nel comprendere il passato, se non si sa niente del presente». È, questa, la pratica della storia, quella «scienza degli uomini nel tempo la quale, senza posa, necessita di unire lo studio dei morti a quello dei viventi». Naturalmente, il mio è uno sguardo situato: di maschio cinquantenne, cisgender, bianco, europeo, cristiano; ma anche di antifascista, saldamente ancorato ai valori enunciati dai principi fondamentali della Costituzione italiana”.

È giusto che le memorie materiali siano al centro di un conflitto: sarebbe un tragico errore cancellarle, ma lo sarebbe anche impedire che la società di oggi ne cambi il senso.

Tomaso MontanariLe statue giuste, Bari, Laterza, 2024, pp. 152, € 16,00.