Marco il Monaco, Custodisci il dono di Dio
Un prezioso invito a ritrovare il cammino dell’interiorità, per abitare le “stanze più interne” del proprio cuore.
Conosciuto anche come “Marco l’Eremita” o “Marco l’Asceta”, l’identità di Marco il Monaco resta per lo più ignota. Non esiste un consenso tra gli studiosi su chi sia stato Marco: su quando (tra la fine del IV e l’inizio del VI secolo) e dove sia vissuto (a Tarso, o in Egitto, o in Asia Minore) e sulle circostanze in cui scrisse le opere che gli sono attribuite. A seconda della preferenza data alle testimonianze interne (e di alcuni scritti in particolare) o a quelle esterne, o una combinazione di entrambe, le opinioni sono molto divergenti.
La qualificata casa editrice Qiqajon traduce dal greco (a cura di Luigi d’Ayala Valva) e pubblica questo testo sulla sua variegata opera, qui raccolta e tradotta integralmente in italiano, dove traspare quello che per il suo autore è l’unico fine della vita cristiana: riscoprire, custodire e vivere in pienezza la grazia del battesimo, rispondendo al dono di Dio attraverso una fede attiva che manifesti i frutti dello Spirito.
“La presente traduzione – si legge nella Nota editoriale – si fonda sull’edizione critica del testo greco di Georges-Matthieu de Durand in Marc le Moine, Traités I-II, SC 445 e 455, Cerf, Paris 1999-2000. I pochi punti in cui nella traduzione mi sono discostato dal testo di Durand sono segnalati nelle note. Ho rispettato la divisione e la numerazione dei capitoli e dei paragrafi, ma in alcuni casi, quando era possibile e necessario (ad esempio per gli opuscoli Sul santo battesimo e Sulla penitenza), ho aggiunto suddivisioni ulteriori, per facilitare le citazioni interne al volume. I titoli in grassetto apposti ai singoli capitoli o gruppi di capitoli, allo scopo di orientare il lettore e rendere il testo maggiormente comprensibile, sono miei e non appartengono al testo originale”.
“Chi ha veramente capito di avere il Cristo nascosto in sé stesso dal momento del battesimo – scrive Marco il Monaco – dimora nel proprio cuore, custodendolo con ogni cura, per ottenere la vita che sgorga da esso. Noi infatti abbiamo ricevuto il comandamento di non preoccuparci di nulla, ma di custodire il nostro cuore con ogni cura e di cercare il regno dei cieli che è dentro di noi”.
“Resto convinto – evidenzia Luigi d’Ayala Valva – che un padre della tradizione monastica come Marco il Monaco, oltre che attraverso il riferimento alla Scrittura, possa essere adeguatamente compreso solo se letto all’interno e alla luce di tale tradizione. Per questo ho avuto cura di segnalare nelle note, talora citandoli per esteso, sia gli autori ai quelli Marco si ispira, in maniera più o meno esplicita e diretta, sia quelli che a loro volta si sono ispirati al testo di Marco, e ciò sia allo scopo di permettere al lettore un’intelligenza migliore del testo stesso, sia di percepire la continuità della tradizione che sta a monte e oltre il testo dell’autore”.
Marco il Monaco, Custodisci il dono di Dio, Magnano, Qiqajon, 2023, pp. 590, € 42,00.