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Dal Santo, Riti di famiglia. Gesti e preghiere della vita quotidiana

La differenza tra un sugo precotto con i conservanti e un sugo cucinato nel fornello di casa è abissale. Così è per questo testo, edito dal Centro Ambrosiano, che avuto il dono di leggere e sfogliare, perché ha il sapore di casa, di tavola, di famiglia, di quel buono interiore che assapori quando prepari dei cibi con altre persone, per poi gustarli assieme.
Don Matteo Dal Santo, vicario parrocchiale nella diocesi di Milano, ha colto nel segno, non tanto e non solo per ciò che ha scritto, ma per come lo ha fatto: insieme alle famiglie, ad altre persone che – come scrive lui stesso nell’introduzione – è maturato “da un’esperienza personale che, con il passare degli anni, mi sono accorto essere anche il vissuto di molti: alcuni atteggiamenti della fede sono diventati familiari grazie a semplici gesti di casa“.
14 verbi + 1 sono gli ingredienti (per rimanere nel linguaggio casalingo) che impastano questo testo ben pensato, ben scritto, ben impaginato sia come grafica sia come scelta di foto disseminate nel testo.
Molti dei verbi scelti da don Matteo assieme alle famiglie sono ampiamente di casa e vissuti-esercitati nelle famiglie di chi vive in città e di chi vive in campagna o montagna (come viaggiare, ospitare, cucinare, mangiare ecc). Altri verbi presenti nel testo, possono diventarlo – come abitabilità – in itinere (come il verbo pregare, benedire, ascoltare, ecc.).
Dico che possono diventarlo perché – di fatto – non lo sono. Vi sono verbi (appunto come pregare, benedire) che sono vissuti e avvertiti dalla gente come verbi di un luogo (la chiesa), di alcune persone (preti, suore), di una parte della società (i credenti).
L’intento di questo libro, invece, credo che sia proprio nello sdoganare anche questi verbi dentro le mura domestiche, senza la pretesa dell’omologazione, quanto invece della fantasia dello Spirito Santo capace di tutto.
Per la via dei riti di casa – evidenzia l’Autore – si scopre che nel tessuto di ogni famiglia il Signore è già all’opera e abita con noi la vita quotidiana“.
L’ultimo verbo, il +1 che ho così chiamato, è il verbo più interessante, perché è come la porta di casa aperta verso l’esterno, per accogliere, uscire, incontrare.
Accogliendo l’invito dell’Autore nell’ultima pagina, più che scrivere un rito da me inventato, aggiungo altri verbi che sono presenti (inconsapevolmente) in ogni casa e famiglia, come buona provocazione a scrivere un secondo testo per portarli a consapevolezza:
patire, morire, nascere, accumulare, vendere, spezzare, aggiungere, tacere, discernere.
Buon lavoro don Matteo e famiglie e… fateci un pensierino!

Matteo Dal SantoRiti di famiglia. Gesti e preghiere della vita quotidiana, Milano, Centro Ambrosiano, 2020, pp. 75, € 10,00.