Antropologia,  Cucina, cibo, cultura,  Dante Alighieri

Salemi, Nel cerchio dei golosi. A tavola ai tempi di Dante

Nelle celebrazioni di Dante ci sono inediti e alternativi vie per ricordare Dante e, soprattutto, riflettere sull’insegnamento lasciato in eredità.
Una via è quella del cibo e della tavola.
Mauro Pagliai Editore pubblica questo testo di Maria Concetta Salemi, laureata in Lettere e Filosofia, è una cultrice del cibo firmando numerosi articoli su riviste specializzate del settore.
In questo libro – scrive lo storico Franco Cardini nella presentazione – ci si trova dinanzi alla Firenze di Dante. Non tutta, certo. I fiorentini del tempo di Dante erano straordinariamente vicini e galatticamente lontani da noi. Fra noi e loro c’è un’insopprimibile alterità intima“.
Giustamente Cardini offre interessanti e concreti interrogativi più che mai attuali nel confrontarci oggi, come persone, con i fiorentini di Dante (1265): “La superbia, l’invidia, l’avarizia, tre vizi capitali, non sono forse la sostanza del nostro cercare l’affermazione e il successo? La gola e la lussuria, che esponevano la gente di Dante al pericolo dell’Inferno, non sono forse ancor oggi pericoli che proprio per la loro piacevolezza sappiamo di dover tenere a bada? Loro – i fiorentini di Dante – temevano il diavolo; eppure noi non temiamo forse il colesterolo e al tempo stesso ci crediamo ciecamente, anche senza averlo mai incontrato?“.
Quello del pasto è un momento centrale della quotidianità, soprattutto nell’era del fast food e della rapidità. Le abitudini in fatto di cucina dicono molto di un’epoca.
Nella Commedia – evidenzia la Salemi nel capitolo intitolato Cuochi demoniaci – il cibo ha un’accezione prevalentemente negativa in quanto indulgere ai suoi piaceri è causa di un peccato, quello della gola, che, se coinvolge soprattutto i ricchi, per i ceti subalterni è comunque desiderio in niente o solo in parte appagato. È interessante notare come uno dei tormenti ai quali le anime sono sottoposte in Babilonia riproponga l’atmosfera arroventata delle cucine e i gesti degli addetti alla preparazione dei pasti. La loro pena è legata ai gesti tipici di chi fa cucina: smembrare l’animale, battere la carne per renderla più tener, tagliarla a pezzetti, infilzare lo spiedo. Insomma, uomini e donne che si comportano nella vita come animali vengono trattati come animali in questo spaventoso Oltretomba“.

Maria Concetta SalemiNel cerchio dei golosi. A tavola ai tempi di Dante, Firenze, Mauro Pagliai Ed., 2021, pp. € 89, 9,00.