Santambrogio, Ecologia sociale. La società dopo la pandemia
Le parole riportate nella 4a di copertina del libro sono il cuore e l’orizzonte prospettico di queste pagine che ho letto con grande trasporto e condivisione. Docente di sociologia all’università di Perugia, Ambrogio Santambrogio, è persona concreta che individua il punto del quadro, non tanto la cornice. Il quadro, in questo contesto, è il pianeta, la madre terra (che forse inizia a stancarsi di figli e figlie che la maltrattano).
“Non possiamo più permetterci – evidenzia l’Autore – di considerare l’ambiente come una cosa, a noi esterna. La deforestazione dell’Amazzonia – per citare un caso ben noto nel globo – va di pari passo con la deforestazione della nostra esistenza“.
Il testo è suddiviso in tre parti:
la 1a parte è sul liquidare la società liquida, che lo stesso Bauman – scrive Santambrogio – “ha contribuito a produrre e di cui è stato forse vittima“;
nella 2a parte il sociologo Santambrogio esplora le nuove solidità;
3a parte è centrata sulla società del rispetto.
La pandemia è stata foriera, dunque, di un bel libro che merita di essere non solo letto, ma declinato a piccoli bocconi, nel proprio contesto in forma cooperativa tra persone e realtà già presenti sul territorio.
“La pandemia – scrive Santambrogio – non è solo un fatto biologico e naturale, è forse soprattutto un fatto sociale, che ha le sue radici nel nostro modo di vivere. L’evento straordinario che stiamo vivendo ci renderà tutti ancor più colpevoli, soprattutto se non saremo in grado di riconoscere quella normalità sociale che l’ha prodotto, e se non tenteremo, ognuno con i propri mezzi, di migliorare il nostro mondo“.
L’arrivo della transizione ecologia del governo Draghi auspico che si soffermi a leggere e a riflettere su quanto Santambrogio scrive.
Ti chiederai che cosa c’è scritto nella 4a di copertina? Acquista il testo e lo scoprirai!
Ambrogio Santambrogio, Ecologia sociale. La società dopo la pandemia, Milano, Mondadori Università, 2020, pp. 123, € 10,00.