Cibo e narrazione,  Cultura dell'accoglienza,  Ospitalità

Priya Basil, Elogio dell’ospitalità. Riflessioni sul cibo e sul significato della generosità

Nel 2017 sono stato in Kerala (India) per dare un corso di Esercizi spirituali. Lì, sul campo, tra profumi e colori, essenze e spezie, sono stato avvolto dalla cultura del cucinare e dell’accoglienza. Il pasto è una mano tesa di benvenuto.
Priya Basil è una giovane romanziera e giornalista (1977), originaria dell’India, cresciuta nell’Africa del Kenya e fa la spola tra Berlino e l’Inghilterra.
La casa editrice Il Saggiatore ha tradotto – grazie a Alessandra Castellazzi – un interessante testo della giovane Autrice indiana, edito nel 2019, sull’essenza culturale dell’accoglienza di una persona che passa anche attraverso il cibo, la sua preparazione, la tavola, la condivisione del pasto.
Nella mia famiglia il rapporto tra tempo/cibo e tempo/vita rimane alto, ma ovviamente è una distinzione pretestuosa, perché per noi il cibo è uno dei modi più intensi di vivere. Visitiamo i supermercati come altri visitano le gallerie d’arte. Cuciniamo come altri corrono la maratona. Offriamo, in una volta sola, una quantità e una varietà di sapori che altri troverebbero solo a un banco di caramelle“.
Nel tempo del fast food, non solo del cibo ma di tante altre dinamiche, leggere questo bel libro ritengo che sia un sano incentivo a recuperare la parte slow, non solo del cibo, ma delle nostre giornate e della vita. La pandemia, assieme a dolore e fatica, ha consegnato uno stile di iniziare la giornata e di concluderla con un modus vivendi da re-imparare.
Nel mondo – evidenzia l’Autrice – è diminuito il tempo dedicato a cucinare e a mangiare, in Gran Bretagna, negli Stati Uniti e in Germania al momento è tra le cinque e sei ore a settimana“.
Il testo, è il caso di dire, è farcito di una coinvolgente narrazione da parte di Priya Basil chiamando in causa la nonna, lo zio, i genitori, il marito, la sorella, gli amici.
Particolarmente significativo il racconto degli anni vissuti in Kenya con la sua famiglia, dove il cibo era sinonimo anche di indipendenza.
Decidere cosa mettere di preciso nel piatto – racconta Priya – è una delle poche scelte all’apparenza indipendenti per alcuni di noi. Di certo, è più semplice da tenere sotto controllo rispetto a quanto succede fuori dalla porta di casa. Il bordo del piatto è come un confine che rimarca la specificità di una scelta, i rapporti, le tradizioni e gli umori che la influenzano“.
Priya Basil ha fondato la piattaforma internazionale Authors for Peace.
Nel ritornare a mangiare senza timori di contagio nella fase post-Covid, ricordiamoci del significato profondo dell’ospitalità offerta sulla tavola delle relazioni semplici e profonde: “il cibo ci sostiene fisicamente – conclude l’Autrice – ma per essere davvero sazi abbiamo bisogno di nutrirci di idee, sensazioni, esperienze. Mangiare insieme risponde perfettamente a queste esigenze, nutre a più livelli, soddisfa la mente così come l’anima e i sensi“.

Priya BasilElogio dell’ospitalità. Riflessioni sul cibo e sul significato della generosità. Traduzione di Alessandra Castellazzi, Milano, Il Saggiatore, 2020, pp. 136, € 16,00.