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Cacciato, La sindrome del Gattopardo. La cultura dell’innovazione nell’era post lockdown

Tancredi è uno dei personaggi dell’opera di Tomasi di Lampedusa, il Gattopardo. «Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi» è la frase che dice Tancredi, nipote del principe di Salina.
Prende forma da qui il fenomeno chiamato Gattopardismo o Sindrome del Gattopardo.
L’Autore di questo libro, Alessandro Cacciato, vive in Sicilia (di origini vicentine), lavora nel settore dell’impresa digitale. Con Rubettino ha pubblicato un interessante lavoro che, come lo definisce Nicola Grassi nella Prefazione – è un “valido vaccino contro il contagioso immobilismo“.
In piena campagna vaccinale contro il Covid-19, credo che questo testo rappresenti un serio e valido contributo sul terreno dell’innovazione che, per quanto si possa dissentire o recalcitrare, esso avanza a grandi passi. Bisogna scegliere se esserne travolti o esserne parte attiva, in modo intelligente, responsabile, consapevole.
Il testo è strutturato dall’Autore in 9 capitoli:
1. Dove eravamo rimasti
2. Dall’attesa all’accelerazioni
3. La cultura dell’innovazione
4. Dati: questi sconosciuti
5. L’anello mancante
6. Hyperloop ha l’accento siciliano
7. La ricchezza delle aree interne
8. Dall’analogico al digitale
9. Futurare

Investire sulla cultura dell’innovazione – evidenzia Cacciato – ovvero un approccio verso il nuovo che non si interessi unicamente del prodotto innovativo, destinato a un’obsolescenza repentina, ma al processo che ha portato a crearlo. Per far questo – precisa l’Autore – bisogna investire su fantasia e creatività e dobbiamo effettuare un cambiamento culturale, realizzare cose che non esistono e dunque innovare“.
Bisogna crederci, bisogna iniziare, bisogna aprire sentieri esplorativi che aprano strade di futuro.

Alessandro CacciatoLa sindrome del Gattopardo. La cultura dell’innovazione nell’era post lockdown, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2021, pp. 173, € 15,00.