Antropologia,  Diritto & Giustizia,  Società

Garapon-Lassègue, Giustizia digitale. Determinismo tecnologico e libertà

Il volume dice molto di più del titolo.
I due Autori di questo bel testo sono Antoine Garapon, magistrato francese e Jean Lassègue epistemologo, che con Il Mulino hanno pubblicato questo testo (ed. italiana a cura di Maria Rosaria Ferrarese).
Che cosa succede quando la robotizzazione entra nelle aule dei tribunali e si sostituisce alla decisione affidata al giudice?
La capacità di assicurare una giustizia priva di pregiudizi – evidenzia la Curatrice Ferraris nell’Introduzione – di errori e distorsioni umane viene accreditata come uno dei meriti maggiori della giustizia predittiva. E tuttavia, proprio contro una piena accettazione di tale assunto e di possibili derive deterministiche della giustizia predittiva, gli Autori mettono in campo varie ragioni che si possono riassumere in un bisogno connaturato alla giustizia di serbare il suo habitat umano fatto di linguaggio, di relazioni, di sguardi, di parole, di emozioni, in assenza del quale si va incontro a una rottura del suo modello antropologico, che comporta vari rischi“.
Il testo è suddiviso in 2 parti e 12 capitoli:

Parte prima: che cos’è la giustizia digitale?
1. Una rivoluzione grafica.
2. L’ordine grafico.
3. Un fatto sociale totale.
4. Un nuovo diritto naturale.
5. La blockchain: rivoluzione nella rivoluzione.

Parte seconda: ciò che la giustizia digitale fa all’idea di giustizia
6. La quarta dimensione dell’udienza.
7. Giudici esamini, non avete dunque un’anima?
8. Una funzione predittiva?
9. Quando la legge scompare.
10. Giudizi influenzati.
11. Il grande aggiustamento.
12. Il mito della delega alle macchine.
Conclusioni: migliorare la capacità degli uomini di produrre una giustizia umana.
Nel titolo delle conclusioni c’è il cuore del testo e l’intento dei due Autori francesi, perché nel tempo della robotica rimane pur sempre vero e indiscutibile che “la giustizia è una questione umana“.

Antoine Garapon- Jean LassègueGiustizia digitale. Determinismo tecnologico e libertà, ed. italiana a cura di Maria Rosaria Ferrarese, Bologna, Il Mulino, 2021, pp. 278, € 28,00.