Antropologia contemporanea,  Religione & Religioni,  Ripensarsi religioni nel tempo attuale

Ventura, Nelle mani di Dio. La super-religione del mondo che verrà

Questo è un libro non solo da leggere, ma da rifletterci su con attenzione, riflessione, programmazione.
Attenzione, perché mette sul tavolo questioni che chiama in causa ogni persona con il suo personale percorso di fede, qualunque esso sia.
Riflessione, perché anche la religione è – così come la chiamo io – sullo scivolo del gioco nel parco: scorre via lasciando sempre meno appartenenze comuni e comunitarie.
Programmazione, perché questo testo consegna al lettore numerosi e notevoli spunti per la Chiesa di oggi e, soprattutto, per quella che verrà, sarà domani.
Marco Ventura è docente di Diritto canonico ed ecclesiastico nell’università di Siena, assieme ad altri incarichi tra i quali evidenzio quello di direttore del Centro per scienze religiose della Fondazione B. Kessler di Trento.
Con Il Mulino pubblica questo suo ultimo lavoro davvero prezioso, utile anche ai fini di un ripensamento della significanza della Chiesa nel tempo attuale, soprattutto con l’avvio di una sinodalità richiesta da Bergoglio e avviata ufficialmente, almeno nelle intenzioni, dalla Chiesa italiana. La storia dirà della sua ricezione sul territorio.
Se l’umanità affronta uno scenario inedito – scrive Ventura nell’introduzione – altrettanto accade per le religioni. Se l’umanità declina la propria storia, il proprio patrimonio, in modo da rispondere alla novità di questo tempo, altrettanto avviene per le religioni. Allora siamo di nuovo nelle mani di Dio, nella misura in cui ricorriamo al deposito di millenni e al contempo siamo nelle mani di Dio in modo nuovo, perché nuove sono le sfide, perché nuova è la religione che con esse si misura e si trasforma“.
Il volume è strutturato in 4 parti, secondo le 4 mani tracciate dall’Autore (riporto i titoli) così declinate:
1a parte. Le tre mani.
2a parte. La mano armata.
3a parte. La mano invisibile.
4a parte. La mano aperta.
La mano armata – evidenzia Ventura – consiste nell’impatto della religione sui conflitti contemporanei e sulla loro prevenzione e risoluzione. Siamo nelle mani di Dio perché la religione è insieme il problema e la soluzione. La seconda dimensione è quella dello sviluppo sostenibile. Qui siamo nelle mani di Dio nella misura in cui la religione condiziona l’economia e ne è a sua volta condizionata, e cioè nella misura in cui la religione si rivela fattore di povertà e di ricchezza. La terza parte – sottolinea l’Autore – presenta questa dimensione come la seconda mano del Dio contemporaneo ed estende la metafora della mano invisibile solitamente intesa nella sua versione liberista. La terza dimensione, infine, riguarda la progettazione religiosa che si rende necessaria nella società globale per rispondere alle sfide; qui siamo nelle mani di Dio – quarta mano – quando i leader, i governi nazionali e internazionali, le organizzazioni religiose, le organizzazioni non governative programmano una religione per la pace e per lo sviluppo“.
Un testo, dunque, da far conoscere, far circolare nei tavoli di confronto di preti, consigli presbiterali, tavoli di confronto educativo del territorio (comune, parrocchia, centro sportivo, scuola, ecc.), perché concordo con l’Autore quando afferma che “si profila all’orizzonte una religione più grande e perciò più adatta alle sfide del nostro tempo. Comunque andrà, ci cambierà la vita, la super-religione“.

Marco VenturaNelle mani di Dio. La super-religione del mondo che verrà, Bologna, Il Mulino, 2021, pp. 190, € 15,00.